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Che cos’è AGER?

AGER,  o  Age Gate Emotional Release, significa rilascio emozionale attraverso il cancello del tempo. Questa tecnica permette di individuare  l’area cutanea  in relazione alle vertebre,  che conserva un vissuto traumatico ancora attivo, e trattando la parte che conserva quella memoria congelata relativa a un’ età precisa, si propone di disattivare il programma negativo che attraverso il tempo ancora limita il presente. Le diverse zone della pelle sopra le vertebre risultano essere veri e propri cancelli del tempo, che possono conservare non solo le nostre memorie, ma anche  quelle dei nostri antenati.

Come è nata AGER ?

AGER  è nata  dalla collaborazione di Andrea Fredi (eft- italia.it)  con il Dr Vincenzo di Spazio, esperto di Medicina Cinese, iridologo e docente presso l’università di Urbino.  Di Spazio, ispirato dalle scoperte  del  neurologo Dr. Giuseppe Calligaris   (1876-1944),  aveva messo a punto il metodo Age Gate, di cui AGER è una più recente evoluzione.  Calligaris, negli anni  ‘20 del secolo scorso scoprì   che il corpo umano è costellato da complessi sistemi di linee e placche che costituiscono i punti di contatto con le radiazioni dell’Universo circostante,  e chiamò questo sistema Catene Lineari.

La prima testimonianza della stimolazione di punti riflessi lungo la colonna vertebrale risale al famoso medico cinese Hua Tuo (141-208 DC) il quale individuò 24 coppie di punti a lato del meridiano della Vescica Urinaria, dall’atlante alla quinta vertebra lombare. Di Spazio ha intuito che la mappa presente nell’iride potesse essere replicata proprio all’altezza dei punti di Hua Tuo. Dopo anni di verifiche sperimentali, nel 1996, ha potuto appurare che la pelle sopra la colonna vertebrale,   in concomitanza dei processi spinosi delle vertebre, accoglie una sorta di orologio allungato che segue un andamento sessagesimale.

Esso procede dalla zona in corrispondenza della prima vertebra cervicale (primo anno di vita) verso la quinta lombare (trentesimo anno), per poi risalire nuovamente alla prima cervicale esprimendo il sessantesimo anno di vita. Il sessantunesimo anno è ancora presso la C1, e da lì l’orologio prosegue indicando il novantesimo anno sulla quinta lombare, e un ipotetico centoventesimo anno nuovamente in C1.

Come funziona AGER?

I 24 punti di accesso consentono il contatto con l’età  in cui l’individuo è stato esposto ad un trauma e si localizzano in corrispondenza delle creste vertebrali.  In AGER  si  stimola il punto spinale corrispondente all’età  in cui la persona è stata esposta ad un evento doloroso  in cui il trauma sta ancora operando a livello inconscio creando somatizzazioni a vari livelli:   ad esempio per un lutto avvenuto al 14° anno di età è necessario trattare la prima dorsale (D1). Un  evento doloroso al 30° anno di vita, che ancora ci condiziona, può essere  disattivato picchiettando la quinta lombare (L5) e le memorie cellulari dello shock di un grave incidente in moto al 34° anno, intervenendo sulla seconda lombare (L2).

Le circa settemila verifiche sperimentali eseguite hanno portato a determinare  che  l’orologio spinale è una caratteristica comune a tutti gli esseri umani e ha precise caratteristiche: le zone cutanee che attivano riflessi temporali hanno un’area di circa due millimetri, esse procedono dalla C1 alla L5 per poi risalire; ogni cronopunto connette quindi ad almeno due età. Questi incroci permettono, tra l’altro, di rilevare collegamenti tra età senza apparente connessione tra loro. La  valenza di indagine dell’orologio spinale è quindi preziosa per identificare le cause di problematiche misteriose, apparse senza un conflitto preciso. Le zone cutanee possono essere attivate in diversi modi, e tutti i soggetti hanno riportato riflessi e reazioni anche se con tempistiche differenti.

Che benefici favorisce AGER ?

Recentemente è stato provato che l’ereditarietà a livello genetico è molto bassa, (*1) intorno al 5%. Quello che invece risulta veramente rilevante è la trasmissione degli schemi di pensiero e delle tendenze psicologiche a livello familiare. Gli studi della francese Anne Ancelin Schützenberger sull’influsso dell’eredità familiare sulla nostra psiche dimostrano ciò con grande precisione.

Questa visione, chiamata anche psicoterapia transgenerazionale, si è andata precisando una trentina di anni fa quando un gruppo di psicanalisti, psicologi e psicoterapeuti ha cominciato a notare strane e ripetitive coincidenze di eventi nelle storie familiari dei pazienti e a ipotizzare l’esistenza di un inconscio che si trasmette lungo le generazioni. Già Freud aveva affermato (*2) che i processi psichici si prolungano da una generazione all’altra.

Nella più tenera infanzia i bambini vengono raggiunti dai segreti di famiglia, anche se a livello inconscio. Questo qualcosa di  oscuro e non detto, spesso un fatto tragico oppure una vergogna da nascondere, viene tramandato nell’inconscio nel tempo ed è fonte di sofferenza psichica o fisica, come ben dimostra anche il lavoro delle “Costellazioni familiari” di Bert Hellinger.

Tra gli appartenenti allo stesso nucleo l’inconscio trasmette costantemente informazioni; gli addetti ai lavori parlano di co-inconscio, un inconscio condiviso all’interno del gruppo familiare, o del clan. Questa realtà è ben conosciuta dalle culture tribali; anche la Bibbia sostiene che la colpa dei padri  ricade sulla testa dei figli per tre o quattro generazioni, e gli antichi testi cinesi parlano addirittura di undici generazioni (in quanto vissuto traumatico non digerito dal sistema familiare, e non per valutazione  morale,  secondo la visione della psicoterapia transgenerazionale).

Una metodica come AGER  è quindi estremamente utile per aiutare la persona a uscire da “irretimenti” familiari e “copioni” negativi  tramandati a livello inconscio che sempre limitano la possibilità di utilizzare liberamente la propria energia, e che possono essere causa di particolari somatizzazioni e malattie.

Ad es. le malattie cosiddette “ereditarie”, o i destini analoghi a quelli di parenti o antenati, che come abbiamo visto sono perlopiù schemi inconsci e programmi familiari che si ripetono, possono trarre particolare giovamento da AGER. Le memorie transgenerazionali non riconosciute ma ancora attive, come fiumi sotterranei  possono agire nel profondo e  dall’inconscio condizionare pesantemente la vita di chi ne è affetto.

Oltre che dalla stimolazione stessa dei punti cutanei individuati, la parte di alleggerimento è data anche dalla contemporanea applicazione di tecniche energetiche quali EFT, EFT-i e Logosintesi, favorendo così la liberazione dell’individuo del suo sistema familiare da problematiche sia fisiche che psicologiche le cui origini sono spesso nascoste alla coscienza  tra le pieghe del tempo. AGER rappresenta una delle tecniche più potenti, semplici e incisive allo stesso tempo disponibili oggi per  liberare  corpo/mente/spirito  dal condizionamento del passato.

Note*:

1) B. Lipton: “La Biologia delle Credenze: come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula”.

2) S. Freud : “Totem e tabù”.

Importante

Le informazioni presentate in questo sito non sono intese come affermazioni  che AGER sia utilizzata per diagnosticare, trattare, curare, o prevenire alcuna malattia o disordine psicologico. AGER non rappresenta o sostituisce un trattamento medico o psicologico. Quanto presentato non costituisce alcuna garanzia o predizione riguardo ad alcun risultato nell’utilizzo individuale di AGER per alcuna particolare problematica. L’autore non fornisce alcuna garanzia o predizione certa derivante dall’utilizzo di AGER per alcuna particolare problematica.


per saperne di più:

http://www.eft-italia.it/ager/

http://andreafredi.com/andreafrediCMS/it/

https://drive.google.com/file/d/0B1XCL91nd6zlRFZxZUpnemVYSGM/edit  per scaricare il manuale gratuito di AGER

“Le polmoniti di marzo – il gene emozionale”, V.Di Spazio, aquanesting edition

“La sindrome degli antenati”, A. Ancelin Schützenberger, Di Renzo Editore