Il Corpo in Mente, Ipnosi e Autoipnosi

Imparare l’Autoipnosi – ultima parte

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Con la pratica si può fare Autoipnosi quasi ovunque, quando non sia richiesta la nostra diretta attenzione: in autobus, in treno, al parco, sulla spiaggia…

Qualsiasi situazione dove ci sia modo di raccogliersi un po’ in se stessi può andare bene per fare Autoipnosi.

All’inizio però, quando si sta imparando, è senz’altro consigliabile trovare un posto tranquillo e protetto dove sia più facile approfondire il rilassamento senza che ci sia pericolo di interruzioni o intrusioni.

Autoipnosi come, dove e quando praticarla?

Se hai dei bambini vivaci, che sicuramente verrebbero a bussare alla tua porta chiamandoti a squarciagola, puoi considerare la possibilità di fare autoipnosi anche all’interno della tua auto parcheggiata in un angolo tranquillo, oppure al lavoro nella pausa pranzo quando tutti sono usciti.

L’importante è che tu sia certo che nessuno ti interromperà e che potrai veramente lasciarti andare nel rilassamento.

Come abbiamo già detto è consigliabile sedere comodi, magari con i piedi appoggiati a uno sgabello o a una sedia, piuttosto che sdraiati, perché in questo secondo caso è facile addormentarsi quando ci si rilassa, specie se sei in arretrato di sonno, e allora potresti non avere modo di comunicare con l’inconscio o di completare le istruzioni che vuoi dargli.

Usa una poltrona o una sedia comoda che ti permetta di appoggiare la testa e  tenere le braccia appoggiate in grembo. Appoggiare le braccia sui braccioli può bloccare la normale circolazione, e risultare sgradevole al risveglio, se la tua Autoipnosi dura abbastanza.

Se  lo preferisci, anche metterti sdraiato  va bene,  se sai che non corri il rischio di addormentarti. Puoi comunque sempre modificare la posizione secondo i tuoi bisogni.

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Autoipnosi con il metodo di Betty Erickson – Pratica 3:

Anche Betty Erickson, moglie del leggendario Milton Erickson, grande creativo a cui dobbiamo l’ipnosi ericksoniana e  l’ipnosi moderna, si occupava di Ipnosi. Questa è una rielaborazione con elementi di PNL del suo particolare metodo di Autoipnosi.

  1. Siedi ad occhi chiusi in un posto tranquillo (almeno le prime volte, in seguito con la pratica potrai farlo ovunque). Innanzi tutto scegli lo scopo della tua Autoipnosi. Mentre ti stai esercitando il consiglio è di cominciare con problemi minori, riservandoti quelli che avverti più gravi per quando  avrai fatto pratica e ti sentirai più sicuro. Le parole esatte non sono importanti, puoi dire qualcosa tipo: “tra poco mente inconscia, quando sarò rilassato, mettiti a lavorare per la piena realizzazione di  x “. Oppure puoi anche enunciare semplicemente il risultato che vuoi ottenere – quello che vuoi al posto del “problema”, sempre in termini positivi.
  2. Poi fissa il tempo che vuoi dedicare all’esperienza, mentalmente o sussurrando ad un volume in cui puoi sentirti (è consigliato), ad esempio: “ la mia autoipnosi durerà 10 minuti“. Oppure durerà dalle … alle …  come  preferisci. La mente inconscia sa essere precisa come un orologio svizzero (solo se non sei teso in proposito, altrimenti è meglio mettere anche la sveglia, finché acquisirai fiducia). Dedica all’esperienza più o meno tempo in base a quello che hai a tua disposizione, o alle tue necessità. Se necessiti di una pausa rigenerante dopo una giornata stressante potresti avere bisogno anche di 30 minuti o più.
  3. Definisci come vuoi sentirti alla fine della trance,  ad es.: e quando uscirò dalla trance mi sentirò benissimo, fiducioso e pronto a … oppure conserverò questo stato di rilassamento e  dormirò come un sasso per 8 ore filate … (se è notte e vuoi scivolare dalla trance al sonno; in questo caso non inserirai la fase 7).
  4. Lavora sull’immagine del tuo scopo: Poi crea un’ immagine di quello che vuoi ottenere. Ad esempio, se ti mangi le unghie e vuoi smettere, fai un’immagine delle tue mani con le unghie perfette e lunghe quanto ti piace. Poi inizia a giocare con l’immagine, manipolala come se avessi un telecomando. Mettila bene a fuoco, falla più luminosa e nota se così ti sembra più convincente,  oppure se più piccola o più grande, più brillante, o più chiara … modificala in modo che diventi più reale e attraente per te. Se è una foto  rendila un film  in movimento, prova a farlo scorrere avanti e indietro prima al rallentatore e poi  più veloce. Se  la modifica che stai facendo ti sembra peggiorare l’immagine e quello che ti trasmette,  rimettila com’era prima o sostituiscila istantaneamente con un’altra modifica, continua finché non trovi l’assetto migliore. E infine goditi per qualche istante  il risultato  che ti aggrada di più.
  5. Usa i sensi per entrare in trance: Poi scegli tre oggetti intorno a te,  come la maniglia della porta, un punto sul vetro della finestra, ecc. e fissa lo sguardo su ognuno di essi, uno dopo l’altro, mentre  te lo sussurri in modo da sentire la tua voce … Fatto questo passa a scegliere tre suoni dell’ambiente: ad es. il traffico, il rumore del frigo, ecc.,  fissa la  tua  attenzione su ognuno di essi, uno dopo l’altro, e raccontatelo… E ora scegli tre sensazioni che stai provando,  come ad es. la sensazione del piede destro all’interno della scarpa, prurito al naso, formicolio alla gamba,  ecc.  sentile e raccontatelo…  Non fissare l’attenzione troppo a lungo, solo quanto basta per renderti consapevole di quello che stai vedendo, udendo e sentendo attraverso i tuoi principali canali sensoriali.  Passa successivamente, con le stesse modalità, a due altri oggetti, due altri suoni, due altre sensazioni. Poi, sempre senza fretta, passa a un altro oggetto, un altro suono, un’altra sensazione (ogni volta trova particolari diversi).  imparare-autoipnosi-ultima-parte-ipnosi-pnl-bologna3   
  6. Goditi la trance: Se hai seguito le istruzioni, a questo punto sei “in trance”, lo spazio ideale per lasciar lavorare la mente inconscia. Lascia vagare la mente, proprio come facevi in classe, quando l’insegnante parlava e  tu guardavi fuori dalla finestra, e così ti ritrovavi in un altro luogo, in un altro tempo, in un altro spazio, in un luogo dove ti sarebbe piaciuto stare, completamente dimentico di tutto il resto…
  7. Risveglio: Scaduto il tempo fissato per l’esperienza dovresti cominciare a sentirti riemergere automaticamente dalla trance. Puoi aiutare il processo contandoti fuori, per esempio: e ora conterò da 5 a 1  (nel tempo capirai se devi contare più o meno numeri per agevolare il tuo risveglio) e al conto di 1 sarò completamente sveglio, pronto ad aprire gli occhi, di ritorno al mio stato abituale di coscienza,  e pronto a … ( e ripeti quello che hai detto al punto 3). Aperti gli occhi datti  qualche minuto prima di rituffarti nelle tue attività.

Per fare Autoipnosi attenzione: meglio programmarla

Per dedicarti all’autoipnosi, puoi naturalmente scegliere il momento della giornata che ti sembra più opportuno e, attenzione:  un approccio che non ha mai dato buoni risultati è quello di non fissare un orario, confidando che “prima o poi” nell’arco della giornata troverai il tempo necessario. È dimostrato che una serie di contrattempi, imprevisti e altre priorità “imprescindibili” si frapporranno tra noi e quella mezz’ora tranquilla in cui finalmente potremo occuparci del nostro benessere; a meno che non decidiamo che quella è la nostra priorità e che tutto il resto viene dopo.

E’ fondamentale  decidere un orario e rispettarlo con puntualità per essere certi  di fare Autoipnosi con regolarità. Se veramente vuoi dei risultati questo si è rivelato estremamente importante: più fai pratica, più risulta facile e veloce entrare in trance; più sei costante, più i risultati possono essere gratificanti e evidenti.

Ed è veramente incredibile quanti miglioramenti ci possono essere nella nostra vita coinvolgendo attivamente la nostra mente inconscia!

FONTI

Annalisa Faliva: Invito al Benessere – Ipnosi, Autoipnosi e meditazione per la gestione del dolore, ed. Urra

Paul Jenner: Trasforma la tua vita con la PNL, ed. Alessio Roberti