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Quando sembra che la Legge di Attrazione non funzioni – parte 2a

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Se, come abbiamo visto nella prima parte dell’articolo, la Legge di Attrazione sta sempre funzionando, come possiamo allora utilizzarla per trasformare comportamenti e attitudini limitanti?

Per espandere la nostra comprensione  vediamo le storie di due diverse tipologie di persona,  Louise e Mauro.

Louise Hay e il pensiero positivo

Louise è molto famosa, si tratta di  Louise L. Hay,  autrice di numerosi libri di auto-aiuto, pioniera del pensiero positivo. Come lei stessa racconta in un capitolo del suo best-seller “Puoi guarire la tua vita, la sua è un’infanzia felice per i primi 18 mesi, poi i genitori divorziano, e tutto va a rotoli. La sua vita diventa un inferno, con violenze fisiche e sessuali subite fin dai 5 anni dal patrigno e da un vicino di casa.

Le violenze e la denigrazione ricevute in famiglia  predispongono Louise  a rapporti di abuso da parte degli uomini. Infatti, scappata di casa, a 15 anni resta incinta. Alla nascita della bambina la dà in adozione, si trasferisce e si mantiene con diversi lavori di fortuna. In seguito, cambiato nome e città, inizia la carriera di modella. Dopo diversi rapporti fallimentari si sposa, ma dopo 14 anni,  lasciata dal marito per un’altra, deve affrontare un divorzio doloroso.

Dopo qualche anno, attratta da un programma offerto dalla congregazione che riguarda la forza del pensiero nell’influenzare gli eventi, Louise inizia a frequentare la First Church of Religious Science di New York. Approfondisce questi insegnamenti e nei primi anni ’70 del secolo scorso diventa counselor della Chiesa di Scienze Religiose e con entusiasmo inizia a trasmettere e a insegnare quanto ha appreso.

Alla fine degli anni ’70 le viene diagnosticato un cancro all’utero. Rifiuta le cure convenzionali, inizia a guardarsi dentro ed arriva alla conclusione che il male è dovuto al risentimento per gli abusi subiti nell’infanzia. Allora Louise inizia un percorso interiore, indaga sul passato dei genitori, arriva a comprendere i loro limiti, e a perdonare. Dedicandosi a liberarsi da rabbia e rancore, utilizzando il perdono, il pensiero positivo, un’adeguata  nutrizione, oltre alla riflessologia e  altre semplici pratiche naturali, in 6 mesi riesce a guarire. Al momento è giunta felicemente all’età di 90 anni …

In quello stesso periodo Louise inizia a guidare gruppi di sostegno per persone sieropositive e  affette da AIDS. Da pochi individui che si incontrano nel suo salotto si arriva ben presto a raduni con diverse centinaia di persone. Nel 1976 Louise scrive “Puoi guarire il tuo corpo“,  un piccolo opuscolo contenente un elenco di diversi disturbi e le probabili loro cause psichiche, che Louise ha messo insieme ascoltando i partecipanti ai suoi seminari, con in aggiunta le affermazioni positive che secondo la sua esperienza possono correggere tali schemi. Il libretto viene successivamente ampliato e ripubblicato nel 1984 con il titolo “Puoi guarire la tua vita“. Quest’opera, diventata  nel tempo un best seller a livello mondiale   tradotta in 30 lingue, con oltre 35 milioni di copie vendute.

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Louise L. Hay

Tutto sembra accadere quasi per magia nella nuova vita di Louise. Lei afferma nelle interviste che si è trattato semplicemente di seguire il flusso degli eventi. Grazie al successo del suo libro ha potuto infatti fondare una propria casa editrice, la Hay House e un’organizzazione di beneficenza, la Hay Foundation.

Totalità, passione e l’entusiasmo di condividere la sua personale esperienza di trasformazione sono ingredienti sempre presenti nella vita di Louise L. Hay che, nonostante le esperienze devastanti dell’infanzia, si può definire di vero successo, soprattutto per l’armonia in cui riconosce di vivere. Le idee, le tecniche e la filosofia che Louise Hay ha avuto modo di sviluppare e condividere hanno dato, e continuano a dare, un contributo significativo a cambiare la vita di moltissime persone in tutto il mondo.

Quando la Legge di Attrazione funziona al negativo

Ora la seconda storia. Mauro proviene da una famiglia modesta ma decorosa. Il padre ha un’officina meccanica e Mauro più interessato al lavoro che allo studio, decide di non finire le superiori per dedicarsi a tempo pieno al lavoro in officina. In seguito darà alla famiglia la colpa di questa sua  scelta. Inaspettatamente, non molto tempo dopo, il padre vende l’officina e rileva un’altra attività. Mauro non è contento; la nuova attività non gli piace, però rende molto bene, e perciò continua a lavorare lì. Passano gli anni.

Mauro è scontento della sua vita, ma invece di adoperarsi per rendersi autonomo, continua a vivere nella famiglia d’origine, a fare un lavoro che non ama perché è redditizio, a colpevolizzare i genitori per il suo stato. Per sentirsi realizzato si lancia in una serie di operazioni finanziarie, che non vanno a buon fine. Ben presto tutti i guadagni della famiglia sfumano in iniziative sbagliate. Ora sono in ristrettezze e Mauro compra  The Secret  e altri libri che parlano di come la Legge di Attrazione possa cambiare le cose. Ma in realtà non si è mai preso la responsabilità per la sua vita e continua a essere pieno di risentimento con i genitori e con l’esistenza.

Mauro continua ad acquistare tutta una serie di libri sul pensiero positivo, che a malapena legge. Ogni tanto si sforza anche di pensare che tutto andrà per il meglio e le cose si aggiusteranno. Ma la sua vita continua a girare a vuoto.

Entrambe le storie sono vere (nel secondo caso il nome è cambiato). Perchè il pensiero positivo e la Legge di Attrazione hanno evidentemente funzionato nel primo caso e non hanno dato buoni esiti nel secondo? Che cosa rende diverse le due esperienze? Come mai la vita di Louise Hay, nonostante esperienze di partenza ben più dure e negative, è stata letteralmente trasformata e quella di Mauro è rimasta la stessa?

Legge di Attrazione: cosa funziona e cosa no

Louise si è coinvolta con passione nella sua nuova vita. Per ritrovare la salute ha lavorato sui suoi traumi passati, purificando l’inconscio da rabbia e risentimento. La sua scelta di vivere totalmente quanto insegnava ha fatto sì che letteralmente “diventasse” il pensiero positivo che affermava. Anche nel Vangelo troviamo indicazioni simili: Chiedete senza secondi fini e siate circondati dalla vostra risposta  Giovanni, capitolo 16, versetto 24.

E’ con la passione, l’amorevolezza, il totale coinvolgimento che Louise è diventata la prova incarnata dell’efficacia delle teorie che insegnava, e che la sua realtà interiore si è riprogrammata. Quello che funziona di più per ispirare l’inconscio è la congruenza: se SEI quello che  cerchi di trasmettergli e coinvolgi le emozioni, l’inconscio lo accoglie e ne viene fortemente motivato e trasformato.

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Se prendiamo in esame la storia di Mauro possiamo scorgere elementi del tutto diversi. Mauro non si è mai preso la responsabilità di quanto accadeva nella sua vita, la sua scelta è sempre stata quella di attribuire ad altri, persone o circostanze esterne, la “colpa” delle limitazioni che si ritrovava a vivere. Se scegliamo il ruolo di vittima non possiamo permettere trasformazioni positive nel nostro copione, perchè rinunciamo in partenza al nostro potere di creatori. E anche, allo stesso tempo, è come se affermassimo indirettamente di aspettarci che la vita  “che funziona” arrivi già servita, pronta su un vassoio.

Louise trova il suo posto in un contesto a cui riconosce il potere di connetterla con qualcosa di più grande per nutrire e sostenere il suo spirito, e fluisce con la vita. Al contrario le scelte che Mauro  compie, che ne sia o no consapevole, affermano la sua convinzione di essere separato da una dimensione superiore, di nuotare contro corrente perché convinto di essere stato tradito dalla famiglia e dalla vita. Nell’esistenza di Mauro si rivela quanto la sua attitudine sia nociva, e se ne raccolgono i frutti. Mauro vive in una dimensione di scarsità, recriminazione e mancanza di reponsabilità. Da questo spazio cerca, senza coinvolgere profondamente se stesso, di cambiare le cose all’esterno con un’applicazione molto tiepida a un pensiero positivo al quale lui per primo non crede. Di nuovo  attribuisce ad altre forze il potere di risolvere la sua vita e  si aspetta che il cambiamento venga da fuori. Ci stupiamo quindi che per lui la Legge dell’Attrazione non abbia portato buoni frutti?

Le pubblicazioni che sempre più numerose si dedicano a individuare ciò che governa la Legge di Attrazione concordano nel riconoscerne come base il livello vibrazionale di quello che sentiamo di essere. La saggezza popolare con il proverbio “piove sul bagnato”, si riferisce a questa verità: è più facile che l’abbondanza fluisca lì dove ce n’è già, che dove manca del tutto. Questione di vibrazione appunto. E se i soldi non abbondano, possiamo comunque sentirci ricchi di qualunque altra cosa ci sia nella nostra vita: ad esempio di poter camminare con le proprie gambe, o  di avere cibo in tavola e un tetto sulla testa, di salute, di amore, di amici … ciò che emaniamo richiama dall’universo ciò che è in sintonia con la vibrazione del nostro essere.

Se viviamo perlopiù nella scontentezza, nella frustrazione e nel senso di mancanza questa sarà l’enegia prevalente che emaniamo, e quindi possiamo aspettarci che richiami a noi esperienze in sintonia con quel tipo di vibrazione.

Diventare attenti al positivo nella nostra vita e capaci di apprezzare con gratitudine tutti i segni dell’amore dell’esistenza viene indicato come il primo passo per imparare a sintonizzarci con l’abbondanza.  Occuparci attivamente di ripulire le memorie e le convinzioni negative che ci portiamo dietro dal passato è un altro passo fondamentale. Queste attitudini possono iniziare a far funzionare a nostro vantaggio la Legge di Attrazione. E se ci sembra che tante cose essenziali manchino nella nostra vita, siamo comunque liberi di vivere nella gratitudine per tutto quello che funziona, per la parte del bicchiere mezzo pieno L’Universo adora le persone grate, dice Louise  Hay.

Essere pessimisti, aspettarsi il peggio, preoccuparsi e prendersi molto sul serio fa parte delle modalità che ci mantengono nel problema; d’altronde se le cose non funzionano e sappiamo solo preoccuparci quello sarà necessariamente il nostro punto di partenza.

Cerchiamo allora di individuare i passi necessari per passare dalla landa desolata della visione negativa alla terra ricca dell’abbondanza..

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Quando vogliamo cambiare ci sono essenzialmente due stili: usare volontà e sforzo, o coinvolgere  l’inconscio per realizzare l’obiettivo desiderato.

La prima via è propria della mente razionale: una mente piccola, limitata. La scienza ci dice che, volendo esagerare la mente conscia rappresenta il 5% circa del nostro potenziale: va da sè che i risultati saranno scarsi e momentanei, e non appena lo sforzo si esauurisce si ricadrà nel comportamento indesiderato.

Legge di Attrazione: attraiamo ciò che sentiamo di essere

Ben altra cosa è avere l’inconscio come alleato: se l’inconscio (che con i livelli superiori del Superconscio si fonde nella Dimensione Superiore, o Divino) è con noi, ogni cosa diventa possibile.

E’ evidente che Louise Hay ha coinvolto l’inconscio nel suo cambiamento:  ha seguito l’intuito, si è appassionata, ha vissuto e trasmesso emozioni profonde, si è fatta portare seguendo il flusso di ciò che mano a mano si manifestava. Queste sono tutte modalità riferibili all’inconscio, che è come un grande bambino.

Oltre alla totalità, Louise ha accettato di essere canale di qualcosa di più grande che attraverso di lei si manifestava, conservando l’umiltà di esserne  sorpresa lei stessa per prima e non smettendo mai di sentirsi grata e benedetta in ogni istante. Con l’inconscio non si può fingere: se ci sforziamo di convincerci per qualche minuto di sentirci ricchi  e baciati dall’abbondanza giusto per fare il nostro esercizio quotidiano per cambiare la nostra sorte, quando per tutto il resto del tempo siamo identificati con senso di incapacità, fatica e miseria, quale sarà la vibrazione prevalente che emaniamo? Perchè l’esistenza dovrebbe amarci e ritenerci meritevoli se noi stessi per primi non ci amiamo e  siamo convinti di non meritare?

Inoltre, il pensiero positivo da solo non basta se il nostro inconscio è pieno di conflitti e di traumi ancora attivi derivanti dalle esperienze limitanti che abbiamo vissuto. Per cambiare veramente è necessario purificarlo impegnandoci attivamente per togliere la carica negativa a quanto dal passato ci fa ancora soffrire. Per aiutarci a risanare i traumi e trasformare la mente e le convinzioni limitanti che ne sono il retaggio possiamo utilizzare qualcuno dei tanti strumenti che sono disponibili, ad esempio, citando quelli che conosco meglio e per le quali ho sviluppato delle competenze: Ipnosi, Autoipnosi, Dmoka, Psych-K o le tecniche di Psicologia Energetica, come AGER, EFT,  EFT Integrata  e  la più recente TAI.

Legge di Attrazione: come fare a volgerla in nostro favore

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Candace B. Perth, neuroscienziata e farmacologa di fama internazionale, ricercatrice alla School of Medicine della Georgetown University di Washington e capo sezione al National Institute of Mental Health (NIMH), autrice del rivoluzionario Molecole di emozioni, sul funzionamento di emozioni e connessione corpo-mente, afferma: la consapevolezza crea la realtà, la consapevolezza ubbidisce alle leggi della fisica. Benedici e ama te stesso … le nostre molecole, le nostre emozioni non sono isolate dentro il nostro corpo, le vibrazioni sono connesse all’Universo. Perciò attenzione: i nostri pensieri, le nostre azioni e ciò che sentiamo dipendono dalla nostra consapevolezza.

Se vogliamo attrarre abbondanza e cose buone, usando la nostra consapevolezza dobbiamo quindi innanzi tutto operare per poter veramente arrivare a sentire di benedire e amare noi stessi, impegnandoci attivamente a purificare e trasformare tutti i programmi negativi che ci impediscono di sentirlo profondamente vero.

Prendere la responsabilità al 100% per la nostra vita e DIVENTARE  il nuovo che desideriamo è quello che potrà cambiare la nostra esperienza e volgere in nostro favore la Legge di Attrazione.

FONTI

Louise L. Hay: Puoi guarire la tua vita, ed. MyLife

Candace B. Perth: Molecole di Emozioni – Perchè sentiamo quel che sentiamo?, Tea edizioni