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Il Sogno Lucido e il Risveglio dal Sogno 1a parte

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Da quale sogno dobbiamo risvegliarci? E perché il cosiddetto sogno lucido, lo stato  nel sogno in cui siamo consapevoli di stare sognando, può esserci estremamente utile?

Il sogno lucido e il risveglio dal sogno: nella vita ordinaria e  durante il sonno

I Maestri spirituali affermano che la vita è sogno o illusione, e che il nostro principale compito è risvegliarci. Risvegliarsi dall’illusione dell’ego, o falso sé, corrisponde al riconoscimento di ciò che è vero in noi, quella consapevolezza al di là di nascita e morte.

I percorsi verso il risveglio e l’autorealizzazione sono numerosi. Dall’alba dei tempi, la consapevolezza ha creato pratiche e meditazioni per trascendere i limiti costruiti dalla mente e le sue proiezioni, che si basano su condizionamenti e identificazione. I diversi livelli dello yoga, le pratiche sciamaniche e la moltitudine di modalità di guarigione prodotte da varie culture attraverso il tempo, attestano questa  ricerca dell’uomo.

Alla base di tutte questi metodi troviamo pratiche di respirazione, particolari posture, meditazione, utilizzo di mantra e suoni e altro ancora. Uno dei metodi più ingegnosi e meno conosciuti per  favorire il risveglio è l’utilizzo dello stato di sogno.

Il sogno lucido e il risveglio dal sogno di nascere e morire

Immagina di poter cambiare ciò che non ti piace nella tua vita, le tue convinzioni limitanti e le loro conseguenze negative mentre dormi, e allo stesso tempo favorire la tua  crescita spirituale e l’espansione della tua coscienza, tutto ciò mentre dormi e sogni.

Questo, e molto altro ancora, è ciò che lo yoga tibetano del sogno ha permesso di raggiungere ai suoi praticanti per millenni. E’ bene però precisare che è necessaria un profonda esperienza di meditazione e moltissima disciplina e impegno.

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I sogni sono uno degli eventi ricorrenti nella nostra vita meno compresi. Sogniamo ogni notte, che lo ricordiamo o no. Gli studi in proposito sottolineano che in una vita media di 70 anni, quasi 6 anni si trascorrono nel sonno R.E.M, quello in cui hanno luogo i sogni.

Nel mondo moderno, tendiamo a banalizzare i sogni e li releghiamo nella sfera delle  curiosità, o semplicemente come tema ameno per una conversazione leggera. Tendiamo a vedere i sogni solo come un collage di trame e immagini bizzarre che emergono dal nostro inconscio  mentre dormiamo.

Chiaramente, come sa qualsiasi esploratore della coscienza, c’è molto di più nei sogni. Ad esempio nella tradizione Bon, che precede il Buddhismo in Tibet, i sogni  erano considerati particolarmente importanti e uno strumento indispensabile per l’espansione della coscienza.

I sogni non sono solo un rigurgito di meccanismi interiori e impulsi inconsci, ma uno spazio potente attraverso il quale il nostro inconscio e la Coscienza Superiore comunicano per comprendere la nostra vita interiore in modo profondo e, soprattutto, per la possibilità di cambiare.

Il principio di base dello yoga tibetano del sogno è che possiamo cambiare la nostra vita da svegli cambiando la nostra vita nel sogno. Più precisamente, possiamo diventare più svegli e lucidi nella nostra vita di veglia diventando più lucidi e svegli nei nostri sogni.

Questo perché, secondo il buddismo tibetano, la vita di veglia è uno stato di sogno tanto quanto i sogni notturni o i periodi di sospensione che troviamo sia mentre viviamo, che tra la morte e la rinascita successiva.

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L’insegnamento del Bardo: usa la vita per il risveglio

Di questo parla diffusamente l’antico Libro Tibetano dei Morti, o Bardo Thodol, libro iniziatico di difficile comprensione. Bardo significa appunto “intervallo”, “stato intermedio”, e quindi  stati di bardo sono anche  gli stati di coscienza onirici.

Nella vita e nella morte, nella meditazione e nel sonno, ogni fase di transizione della coscienza, o bardo, offre un’opportunità per superare limitazioni, frustrazioni, e paure, e quindi occasioni di risveglio.

La  nostra coscienza ordinaria di giorno è uno stato di sogno tanto quanto i sogni della notte. Questo è quanto affermava anche Osho, che ha ispirato una versione comprensibile del Bardo dal linguaggio modernizzato e semplificato, che si intitola appunto “Il Risveglio dal Sogno”.

L’insegnamento del Bardo sottolinea spesso che il momento migliore per lavorare per il proprio risveglio è quello della vita.

Avere il corpo e il radicamento che ci permette, è un grosso aiuto per poter elaborare blocchi, traumi e impedimenti di varia natura derivanti dalla propria storia karmica. E quest’ultima  non è nient’altro che una serie di esperienze per sollecitarci a scoprire la nostra vera natura, libera e eterna.

Possiamo dedicarci ad alleggerire l’inconscio dalle memorie “negative” che contiene utilizzando alcune delle tecniche che hanno mostrato di essere efficaci,  per esempio Ipnosi, PNL , Autoipnosi, DMOKA o Psyck-K, e tecniche di psicologia energetica come  EFT, EFT Integrata e TAI.

Se togliamo quello che non siamo, quello che siamo veramente è già lì … La nostra vera natura  emergendo sempre più chiaramente, favorisce  la consapevolezza, elemento indispensabile per ogni risveglio.

FONTI

https://upliftconnect.com/dream-yourself-awake/

Annalisa Faliva: Il Risveglio dal Sogno, la grande liberazione con gli insegnamenti del Bardo, ed. Tecniche Nuove