Aprire il cuore: come fare? 1a Parte
Nell’articolo precedente abbiamo visto come sia un cuore “aperto” quello che ci permette di amare, essere amati, e di evolvere anche nei valori spirituali dell’esistenza.
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Ma come fare praticamente a promuovere questa apertura? Comprendere un po’ meglio come funzionano parti fondamentali del veicolo che abbiamo a disposizione, l’entità mente/corpo, può darci qualche spunto.
Il cervello rilascia sostanze chimiche nell’organismo che determinano la condizione del nostro sistema immunitario e in pratica la nostra salute. Comunemente si sa che il nostro cervello comunica con tutti gli organi del corpo, incluso il cuore; quello che si è scoperto recentemente è che è il cuore a dare le istruzioni al cervello, e non viceversa. La medicina cinese, dalla saggezza millenaria, l’ha sempre affermato e definisce il cuore l’Imperatore, il sovrano dell’essere.
L’HearthMath Institute (che letteralmente significa Istituto di matematica del cuore) di Boulder Creek, in California, collegato all’Università di Stanford, che si occupa di approfondire la comunicazione cuore-cervello con l’utilizzo di strumenti estremamente sofisticati, ha rilevato alcuni nuovi dati molto interessanti. Sappiamo che quando viene concepito un bambino, il cuore inizia a battere prima che il cervello sia formato. Ci si è sempre chiesto da dove provenisse l’intelligenza necessaria ad avviare e regolare il battito cardiaco. Ora le ricerche dell’HeartMath dimostrano che il cuore ha un proprio cervello, un vero cervello con circa quarantamila cellule cerebrali che opera attraverso quelli che vengono definiti neuriti sensori.
Questa è una scoperta di enorme importanza e conferma la visione di coloro che per secoli hanno affermato l’intelligenza del cuore. Cuore e cervello sono quindi coinvolti in un continuo scambio di informazioni fondamentali per la nostra salute, e ciò che emerge è che il cervello crea e rilascia sostanze ormonali che si traducono in benessere o malessere a seconda di ciò che il cuore gli trasmette.
Cos’è la coerenza cardiaca?
Viene definita “coerenza cardiaca” l’armonia nel dialogo tra il cuore e cervello. La qualità di questa conversazione determina la nostra salute, la risposta dell’organismo, la condizione del sistema immunitario, la longevità.
Il cervello emotivo, è la parte del Sistema Nervoso Centrale che governa la vita emotiva e gran parte della fisiologia del nostro corpo: cuore, pressione arteriosa, ormoni, apparato digerente, sistema immunitario. Molto spesso il cervello emotivo funziona indipendentemente dalla corteccia, che è responsabile del linguaggio e del pensiero.
Il cervello emotivo riceve continuamente informazioni dalle diverse parti del corpo e risponde nel modo migliore possibile per mantenere l’equilibrio fisiologico, o omeostasi. Le emozioni, in questo contesto, non sono altro che risposte per adattare l’attività dei sistemi biologici del corpo agli stimoli dell’ambiente interno ed esterno. Si può però verificare un cattivo funzionamento del cervello emotivo, se nel passato si sono vissuti traumi o esperienze dolorose, che restano impressi in modo indelebile nelle strutture cerebrali.
Come conseguenza il cervello emotivo può elaborare gli stimoli dell’esistenza andando fuori fase e manifestando i disordini emotivi più comuni: stress, ansia, depressione.
La nostra vita psichica è il risultato di un costante sforzo di integrazione fra le due parti del cervello: quella cognitiva, razionale, rivolta verso il mondo esterno; e quella emotiva, inconscia, orientata in primo luogo alla sopravvivenza e strettamente connessa al corpo. Sarebbe opportuno tenere sempre a mente che le emozioni vengono tutte dal nostro inconscio, detto anche Bambino Interiore!
Da cosa deriva il senso di benessere interiore ?
I due cervelli, l’emotivo e il cognitivo, percepiscono l’informazione più o meno simultaneamente, e possono collaborare, o cercare di prevalere l’uno sull’altro. E’ il risultato di questa interazione a determinare ciò che sentiamo, il nostro rapporto col mondo e con gli altri. Quando i due cervelli si integrano, noi sperimentiamo un senso di benessere e armonia interiore. Questa condizione è stata definita “stato di flusso”: le cose accadono facilmente e senza sforzo, siamo aperti e fiduciosi, l’energia fluisce, lavoriamo senza stancarci. Questo equilibrio fra la parte emotiva e quella razionale ci permette di vivere con maggiore armonia anche il relazionarci con gli altri.
Per favorire una maggiore armonia fra il cervello emotivo e quello razionale, uno degli aspetti più importanti è quello che riguarda il rapporto fra il cervello emotivo e il cuore, che si influenzano a vicenda.
La qualità delle nostre emozioni è ciò che determina il segnale che il nostro cuore manda al cervello. Se ciò che prevale nel nostro cuore è un insieme di positività, fiducia, contentezza, sentirsi al sicuro, allora il cuore invia un segnale positivo al cervello, e quest’ultimo rilascia ormoni che inducono benessere e affermano la vita. Di conseguenza il sistema immunitario si sente al sicuro e si rafforza, i sistemi ormonale e circolatorio si irrobustiscono, ci sentiamo bene, sembriamo più giovani della nostra età effettiva.
Se invece si sente di vivere in un mondo ostile che ci minaccia e perciò si sta sempre sul chi va là, preoccupati per la sopravvivenza o per le disgrazie che potrebbero succedere, e le emozioni prevalenti sono paura, ansia, angoscia, rabbia, rancore … questo stato induce il cuore a funzionare in modo molto diverso. Esso invierà segnali di malessere al cervello che rilascerà perciò gli ormoni propri della paura e dello stress. Se il cervello rilascia nel corpo alti livelli di cortisolo e adrenalina lo stress aumenta, il sistema immunitario si indebolisce, possono manifestarsi diversi squilibri psicofisici e si invecchia più velocemente.
Come disattivare i traumi passati
Possiamo quindi affermare che è il cuore che ha il potere di creare una vita migliore, un mondo migliore, una salute migliore e questo è stato sempre affermato dalle antiche tradizioni: è il cuore la chiave, l’organo maestro del nostro corpo, e il cervello esegue gli ordini del cuore. Ora anche la scienza ci conferma la stessa cosa, e come possiamo favorire la coerenza cardiaca, e fare in modo che diventi il nostro naturale modo di essere?
Sempre di più abbiamo evidenze del grande potere della mente sul corpo; imparare a guidarla a sostenere in noi pace interiore e fiducia nell’esistenza, invece che paura, sconforto e negatività, è naturalmente il lavoro di una vita. La Meditazione è lo strumento di eccellenza per ristabilire l’equilibrio, ma anche tutte le tecniche che possono darci una mano a risolvere le ferite del passato che continuano a disturbare l’inconscio, come Ipnosi, e PNL, ma anche DMOKA, molto potente per disattivare il trauma, e/o tecniche come EFT o Psych-K, che favoriscono una riorganizzazione nella percezione di noi stessi, per citarne solo alcune di mia competenza.
Sono state inoltre messe a punto diverse tecniche per raggiungere volontariamente un livello di coerenza cuore-cervello, e questo sarà il tema della seconda parte dell’articolo.
FONTI
David Servan-Schreiber, Guarire, ed. Sperling Paperback