Reincarnazione e Vite Precedenti
Reincarnazione e Vite Precedenti, si dibatte spesso di questi temi, molto “di moda” possiamo dire.
Se effettivamente esistano altre vite, oltre a quella che si sta vivendo, o ciò che emerge come vite precedenti non siano altro che contenuti psichici che affiorano dall’inconscio collettivo … le teorie si alternano con i vari punti di vista di sostenitori e detrattori.
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Certo è che paticamente tutte le religioni e i libri sacri delle antiche tradizioni hanno sempre portato evidenze del fenomeno definito Reincarnazione.
Reincarnazione e Vite Precedenti: il Buddhismo
Nel buddhismo, la reincarnazione, è un concetto centrale. Il buddhismo infatti concepisce l’esistenza come un ciclo continuo di rinascite, dove ogni essere vivente è intrappolato fino a quando non raggiunge l’illuminazione. Solo allora si spezza così la ruota del samsara, ovvero la prigionia, fonte di sofferenza, nei cicli di nascita, morte e rinascita che si verificano automaticamente.
Per il buddhismo non si tratta di una trasmigrazione dell’anima, ma piuttosto di un flusso di coscienza che continua da una vita all’altra, influenzato dalle azioni (karma) compiute nelle vite precedenti. Con “mente impura” si definisce una mente non consapevole, preda di pulsioni dettate dal desiderio, dall’attaccamento, dall’ignoranza sul fatto che sono i nostri pensieri a creare il mondo in cui ci ritroviamo a vivere.
E’ questa mente inconsapevole, piena di identificazioni, paure e attaccamenti, che ha bisogno di “tornare” e ripetere una lunga serie di esperienze per poter diventare “mente pura”.
Arrivare cioè al livello di coscienza in cui sperimentare il vero Sé, che è pura gioia, intoccata da tutto ciò che accade all’esterno. La mente può allora ritrovare il suo ruolo di semplice strumento, non più identificata con pensieri e contenuti mentali.
Reincarnazione e Vite Precedenti: religioni e tradizioni spirituali
Buddhismo, induismo e taoismo parlano diffusamente di reincarnazione nei loro libri sacri. Ritroviamo questo concetto praticamente in tutte le culture del mondo: nella tradizione essena, in quella dei nativi americani e di molte società tribali in Australia, Asia orientale, Siberia e Sud America.
La credenza in rinascita e metempsicosi era anche di eminenti figure storiche greche, come Pitagora, Socrate e Platone. Nell’antico Egitto la reincarnazione veniva studiata come parte dell’iniziazione ai grandi misteri, l’ebraismo la insegna nella Kabbalah e anche nel Corano se ne trovano riferimenti. Aderiscono a questo concetto anche orientamenti spirituali più recenti come lo Spiritismo e la Teosofia.
E l’occidente? Sappiamo che il cristianesimo ha considerato la reincarnazione come un fatto del tutto naturale per molti secoli. I cosiddetti padri della Chiesa: Origene, Clemente d’Alessandria, Plotino, San Bonaventura, San Giustino, San Gregorio di Nissa, Sant’Agostino, parlavano tutti di reincarnazione. San Girolamo riporta che questa dottrina è stata insegnata per lungo tempo ai primi cristiani.
Fu soltanto nel 553, nel V concilio. che, per volere dell’imperatore Giustiniano, la parte dell’insegnamento di Origene che parla di reincarnazione fu dichiarata eresia, da notare ben tre secoli dopo la sua morte.
In questa occasione furono depurati i Vangeli (che si sa sono stati manipolati più volte) dai riferimenti alla reincarnazione. Riferimenti che si ritrovano invece ben presenti nei Vangeli apocrifi, come in quello di Tommaso, e nei libri gnostici.
Reincarnazione e Vite Precedenti: casi investigati
Dagli anni ’60 del secolo scorso vi sono numerosi psichiatri, psicologi e ipnoterapeuti che si sono imbattuti nel fenomeno della reincarnazione, e l’hanno investigato con lo strumento dell’ipnosi regressiva alle vite precedenti. Tra i nomi più noti con varie pubblicazioni sull’argomento: Brian Weiss, Ian Stevenson, Raymond Moody jr., Helen Wambach, Bruce Goldberg. Possiamo affermare che praticamente tutti loro sono partiti da posizioni di forte scetticismo, e si sono poi ricreduti a causa dei contenuti emersi nelle varie sessioni di approfondimento con l’Ipnosi Regressiva.
Gli studi dello psichiatra Ian Stevenson su bambini che ricordano le proprie vite precedenti, sono molto ricchi di dettagli e testimonianze che, verificati da lui personalmente sul campo, attestano l’autenticità di questi racconti nella grande maggioranza dei casi. Il Dr.Jim Tucker, psichiatra dell’Università della Virginia, portando avanti le indagini del Dr.Stevenson, continua a fare ricerche sul campo con quei bambini che riportano ricordi di vite precedenti.
Nel suo libro, Life Before Life il Dr. Tucker parla delle sue ricerche su 2.500 giovani che mostrano segni di reincarnazione, come reminiscenze dettagliate di circostanze (verificate) legate a identità precedenti, cicatrici, voglie e segni di nascita dovuti a ferite o fatti traumatici che il soggetto in questione ricorda legati a particolari fatti di vite precedenti.
Il Dr. Tucker afferma che la reincarnazione è possibile grazie al fatto che la coscienza è energia su un livello quantico subatomico, semplicemente contenuta nei nostri corpi e non parte di essi. Secondo alcuni scienziati, la meccanica quantistica consentirebbe alla coscienza di continuare a vivere anche dopo la morte finale del corpo.
Il Dr.Robert Lanza, ritenuto uno dei maggiori scienziati viventi, ha coniato l’espressione “biocentrismo” per la teoria secondo la quale la coscienza viene rilasciata nell’universo attraverso particelle subatomiche dopo la morte. Il dott. Tucker, in linea con questa teoria, afferma che il flusso di energia delle particelle rilasciate dopo la morte può trovare un nuovo ospite.
Alcuni dei più grandi scienziati del passato, come Max Planck, padre della teoria dei quanti, consideravano la coscienza come fondamentale e la materia come secondaria. Significherebbe che la coscienza non è necessariamente dipendente da un cervello fisico per sopravvivere, e potrebbe continuare dopo la morte del cervello e del corpo fisico. In questi casi si teorizza che la coscienza passi a un nuovo cervello e possa presentarsi con ricordi di vite passate.
Reincarnazione e Vite Precedenti: il caso di James Leininger
Un caso difficilmente confutabile è quello del piccolo James Leininger. All’età di due anni James sviluppò un’ossessione per i suoi aerei giocattolo disegnandoli incessantemente, finché iniziò anche ad avere incubi notturni in cui riportava di trovarsi intrappolato in un aereo in fiamme.
Seguendo i consigli di Carol Bowman, una consulente esperta in reincarnazione, i genitori del piccolo lo incoraggiarono a continuare a condividere i suoi ricordi. James raccontò di essere stato un pilota e di ricordare bene di essere morto quando il suo velivolo era stato abbattuto.
Racconti sempre più precisi e dettagliati portarono a una diminuzione degli incubi. James parlò di una nave dell’aeronautica, la Natoma Bay, da cui decollavano gli aerei per le varie missioni. Ricordava anche il nome Jack Larson, un pilota sulla Natoma suo amico. Raccontò che il suo aereo era stato abbattuto dai giapponesi a Iwo Jima e lui era morto nell’incendio del velivolo.
Un’indagine confermò che c’era una portaerei chiamata USS Natoma Bay di stanza nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale e un Jack Larson risultava tra i piloti. Nello scontro col nemico, l’aereo di un pilota di nome James Huston fu abbattuto dalle forze giapponesi, la dinamica del fatto esattamente come descritto dal piccolo James.
Inoltre il bambino firmava, a modo suo, i disegni come James III, spiegando che lui era il terzo James, dopo James Huston Jr. e il padre di lui James Huston Sr..

James Leininger (a dx), e il pilota James Huston
Reincarnazione e Vite Precedenti: esistono o no?
Molti casi come questo ci portano a chiederci se possiamo perciò affermare con assoluta sicurezza che esista realmente il fenomeno che chiamiamo vita passata? Si e No. Vediamo di capire il senso di questa affermazione con l’aiuto dei Maestri spirituali.
L’insegnamento dei Maestri afferma che finché siamo identificati con il corpo, i pensieri e le emozioni, abbiamo bisogno di continuare a fare esperienza e imparare, e perciò dobbiamo tornare più volte sul piano materiale. Per questo ci servono diversi corpi-veicoli, per tornare più volte fino a completare l’apprendimento e giungere al “risveglio”.
E’ detto “risveglio” quell’evento che a un certo punto si verifica, affermano tutti gli insegnamenti spirituali, quando la coscienza realizza che l’essere è eterno e UNO.
E quando cade l’illusione che esista un “io” separato, cade anche l’illusione in cui viviamo abitualmente: le coordinate di tempo e spazio, l’identificazione con una particolare identità, e tutte le innumerevoli “storie” o vite di cui l’io ha avuto bisogno per arrivare a questa realizzazione …
Quindi possiamo affermare che in verità le vite passate NON esistono, ma finché non ci risvegliamo al vero Sé avremo bisogno di tornare e perciò di reincarnarci … In ogni caso abbiamo comunque bisogno di pacificare la mente, perché se la mente produce disagio o sofferenza molta energia viene dissipata, e non può essere disponibile per nutrire la consapevolezza ed evolvere.
Utilissime perciò le tecniche che ci permettono di liberarci dai vecchi traumi e lasciare andare il dolore. Per esempio Ipnosi, PNL , Autoipnosi, DMOKA e tecniche di psicologia energetica come EFT, EFT Integrata e TAI. In particolare l’Ipnosi Regressiva alle vite passate può essere utile quando un problema sia stato trattato a lungo senza risultati, o quando si percepisce che l’origine del trauma sembra risalire a un tempo che appare più remoto dell’attuale.
Utilizzare le capacità della mente inconscia per accogliere, rielaborare ed integrare nella coscienza ciò che è inconscio, ci restituisce al presente e ci permette di viverci non più come vittime del destino, ma come persone responsabili e sempre più libere di vivere le opportunità del presente.
FONTI
https://www.expanda.it/la-reincarnazione-esiste/
R. Moody, Ricordi di altre vite, Oscar Mondadori
I. Stevenson, Le prove della reincarnazione, Armenia Editore
J. Crolard, Rinascere dopo la Morte, ed Mediterranee
A. Tomlison, Di vita in vita, ed. Armenia