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Spesso ci capita di sentire storie a dir poco incredibili di persone che sono riuscite a farcela, non solo a superare terribili avversità, ma anche a risollevarsi.

Questa qualità viene definita  resilienza, un termine che  da qualche tempo viene sempre più usato, e significa  resistere  alle avversità, e in seguito  autoripararsi, riorganizzarsi, riconfigurarsi  in modo positivo, nonostante le estreme difficoltà  affrontate.

Queste testimonianze eccezionali possono ispirarci e ricordarci che nulla di ciò che ci troviamo ad affrontare  è insormontabile, ma, come sempre, dipende dalla nostra attitudine. Può esserci di sostegno e incoraggiamento ricordare che qualunque difficoltà ci fronteggi, di sicuro altre persone l’hanno già superata, in una versione ben più difficile  o estrema …

Le persone che  ce l’hanno fatta a superare terribili ingiustizie, calamità naturali e orribili atrocità, presentano dei tratti comuni, come emerge da numerose indagini in proposito. Centinaia, se non più, di queste persone speciali, che sono sopravvissute dove molti altri sono invece periti, sono state intervistate e studiate per cogliere i tratti comuni che hanno permesso loro di sviluppare la resilienza.

Quello che risulta è che è fondamentale conservare la speranza nonostante tutto, e  tenere l’obiettivo desiderato ben chiaro davanti a sè, anche quando sembra irrealistico e irraggiungibile. Altri due fattori, comuni anche a chi prospera nella vita, possono fare la differenza: l’amore per se stessi  e la fiducia in sè.

La base della vera  Autostima

La vera autostima, quella che non dipende  dalle circostanze esterne, si fonda sull’amore per noi stessi.  La mancanza di quest’ultimo è invece garanzia di insicurezza. In chi si sente indegno o senza importanza è normale dubitare molto delle proprie capacità. Bassa autostima e dubbio sono  strettamente collegati.

E se non ci amiamo e non abbiamo fiducia in noi stessi, vengono a mancare le risorse  basilari per  poter trarre il meglio da qualsiasi situazione di vita, non importa quanto facile o difficile. L’amore per se stessi e la fiducia sono anche risorse interiori fondamentali per qualsiasi evoluzione positiva.

E’ piuttosto ovvio che è difficile conservare la fiducia  quando si è  stati maltrattati e condizionati a lungo dalla propria sofferenza  e da quella di altri che condividevano la stessa sorte. Quello che emerge è che le persone che ce l’hanno fatta,  conservando l’equilibrio e la dignità, hanno saputo andare oltre ciò che stavano vivendo, superando dubbio, paura, e emozioni negative del passato.

Sapersi liberare del passato risulta un tratto fondamentale. Non è facile, soprattutto se consideriamo che la nostra mente è di solito specializzata nell’occuparsi del passato o del futuro, e non sa stare nel momento presente.

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La mente può restare fortemente  condizionata da ciò che è accaduto, e visto il suo grande potere sul corpo, mantenendo codificate quelle memorie, farci vivere letteralmente nel passato.

Se non ci accorgiamo di questo stato, e lasciamo che  rimanga al di fuori della nostra coscienza, tutto ciò che possiamo  sperimentare, decidere  e progettare nella nostra vita, risulterà fortemente determinato da ciò che è successo prima. Fino al momento in cui non decidiamo consapevolmente che desideriamo qualcosa di diverso.  

E per arrivare a quel punto in cui ci spostiamo dall’essere bloccati  nel passato, per esercitare una nuova scelta e  impegnarci per un’esperienza diversa nel presente, è fondamentale coltivare fiducia e amore per noi stessi.

Cos’è l’amore per se stessi?

L’amore per se stessi è spesso frainteso e interpretato come egoismo o egocentrismo, o erroneamente visto come una sorta di affermazione di importanza personale.

L’amore per se stessi è innanzi tutto accettarsi, sapersi ascoltare e affermare con onestà i propri bisogni, darsi da fare per  lasciar andare la sofferenza che viene dalla storia personale. Quando rispetti e ami te stesso, sei determinato a impegnarti per raggiungere uno stato interiore in cui ti senti in pace, e perciò libero dal giudizio, e dal permanere nella sofferenza e nella paura che puoi aver vissuto prima.

Se non ci siamo sentiti amati e sostenuti mentre  crescevamo, è necessario esercitarci a ricreare consapevolmente in noi questo stato, e nutrirne con amorevole presenza il nostro Bambino Interiore.

Questa qualità di presenza stimolerà il cervello a secernere ormoni legati al benessere, e lentamente questo avrà un impatto positivo sul nostro spazio emozionale (ricordiamo che le emozioni vengono dall’inconscio, il Bambino Interiore); come un vero e proprio ricondizionamento favorirà una nuova percezione: che amarci e avere fiducia in noi stessi è naturale!

Allora si giunge a un punto di svolta: qualcosa di solido e fiducioso emerge da dentro, la percezione di credere abbastanza in noi stessi da permetterci di  superare le circostanze sfavorevoli. Allora non ci si vive più come vittime degli eventi perché si può percepire l’amore e il sostegno dell’esistenza, e la fiducia  che sempre avremo accesso alle risorse che ci servono.

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Se vuoi cambiare sospendi  il giudizio

Certo, i condizionamenti ci spingono a trattarci con durezza. E per chi giudica abitualmente se stesso è normale giudicare anche gli altri. Questa reazione automatica  risulta certamente più facile che essere liberi dal giudizio e pensare o sentire in modo neutrale e imparziale. Come mai? Si tratta di un’abitudine  che deriva dal condizionamento di profondi programmi di sopravvivenza.

Anticamente per sopravvivere in un ambiente pieno di pericoli di ogni sorta dovevamo elaborare molto rapidamente scelte con la risposta automatica  di lotta o fuga. Spesso si trattava  infatti di giudizi da cui dipendeva  restare vivi o  perire. Nel mondo attuale, dove  lottare  quotidianamente per la vita non è più così frequente, sentiamo ancora l’impulso di salvaguardare la nostra sicurezza giudicando noi stessi e gli altri.

Quando riusciamo a sospendere il giudizio per un po’, possiamo scoprire che si verifica un’apertura nell’energia del corpo-mente. Passiamo allora dalla contrazione all’espansione, al permettere e accogliere l’esperienza. I nostri pensieri diventano meno soffocanti e in generale ci sentiamo più calmi e concentrati. Quando distogliamo la mente dall’ abitudine radicata di giudicarci e giudicare, ci ritroviamo più liberi di  dirigere la nostra energia come desideriamo.

Recuperiamo più spazio di manovra perché non siamo così impantanati a giudicare e etichettare costantemente ciò che ci sta accadendo. Sospendere il giudizio, anche se per brevi periodi,  può creare un profondo cambiamento in noi, e nello spazio che si apre abbiamo la possibilità di sostituire il giudizio con la fiducia.

Come fare con le parti in conflitto

Posso testimoniare che anche trattarsi amorevolmente o duramente  è un’abitudine che abbiamo imparato; in altre parole un condizionamento.  Tutto ciò che si ripete abbastanza a  lungo si rafforza, e se non si esercita si indebolisce; proprio come un muscolo.

Così se lo vogliamo, possiamo impegnarci a rafforzare il muscolo dell’amorevolezza e della fiducia nel nostro Bambino Interiore. E scoprire piano piano che diventa sempre più facile e naturale  sentire amore e fiducia in sé e nell’esistenza sgorgare da dentro.  

Specie all’inizio della nostra inversione di tendenza, può succedere di avvertire delle resistenze.  Ricordiamo che nell’inconscio ci sono tantissime parti che lavorano per noi, e tutte con un’intenzione positiva. Per esempio l’attaccamento al passato ci fa sentire più sicuri, specie se abbiamo timore delle cose nuove.

Poi possono esserci parti che con l’attaccamento ai vecchi schemi che sono stati impressi in noi fin dall’infanzia, come  senso di colpa, inadeguatezza e svalutazione, esprimono la fedeltà agli insegnamenti ricevuti da mamma e papà.

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Con EFT e le sue evoluzioni  EFT-I e TAI, è possibile riconoscere e dare voce a tutte le parti. Allo stesso tempo, stimolando coi polpastrelli una sequenza di punti sul corpo, si arriva ben presto ad abbassare lo stress della lotta tra la parte che vuole cambiare, e la parte che vuole conservare la sicurezza dello status quo.

Meno stress significa più energia che scorre libera nei circuiti energetici del corpo-mente, questo permette di trovare nuovi punti di vista più utili, e giungere magari a un’alleanza tra le parti, e superare il conflitto che creava blocco e malessere.

E altre tecniche, come  Ipnosi, PNL, Autoipnosi e Psych-K sono lì a ricordarci che in noi ci sono tutte le risorse che ci servono per una vita piena e serena. Magari la nostra storia personale difficile ha fatto sì che le nostre risorse interiori diventassero disorganizzate e difficilmente reperibili.

Ma dentro di noi c’è tutto ciò che serve, si tratta soltanto di ripulire le macerie, ripristinare i collegamenti e riportare alla luce tutti i tesori sepolti nell’inconscio, e questo può essere fatto in modo delicato e giocoso.

E proseguendo a scoprire le meraviglie custodite nell’inconscio, possiamo renderci conto che ognuno di noi è un canale dell’infinita Creatività  di ciò che è più grande; e più l’amore e la fiducia in noi si espande, più è naturale affidarsi a questa Dimensione Superiore.

Indipendentemente da quello che accade, continua ad amare e incoraggiare il tuo Bambino Interiore. Se lo fai sentire amato e lo apprezzi, ti darà sempre più ragioni per stare bene e credere in te stesso.

FONTI

https://soulhiker.com

https://www.inc.com