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L’inconscio e la capacità di trascendere i limiti della razionalità

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L’inconscio ha la capacità di trascendere i limiti della razionalità anche in molto settori della percezione.

Da sempre è riconosciuto che il contatto profondo con il corpo, o con particolari stati di coscienza, può dare straordinari risultati nel superare i limiti fisici e mentali fissati dalla mente conscia.

Tutti siamo alle prese col dolore, ma coinvolgere l’inconscio nella sua gestione può fare una grossa differenza! Sono famose le dimostrazioni del fachiro che medita tranquillamente seduto su un tappeto di chiodi appuntiti, senza sanguinare e sentire dolore, e i sadhana possono vivere senza problemi, praticamente nudi, a temperature di molto sotto lo zero.

E’ stato documentato che particolari pratiche yoga permettono di controllare funzioni corporee che è di solito impensabile poter influenzare consciamente, come variazioni del ritmo cardiaco, contrazioni dei vasi sanguigni di determinate aree, aumento della temperatura, movimenti antiperistaltici dell’intestino ecc.

Alcuni yogi possono raggiungere una tale abilità nel controllo cardiaco e respiratorio da farsi seppellire in una bara, e rimanere in uno spazio di morte apparente in cui le funzioni vitali sono mantenute al minimo. Dissotterrati anche settimane dopo, riemergono senza problemi, vivi e vegeti.

Esperimenti con monaci tibetani maestri di gTumo (una speciale pratica di meditazione che utilizza l’energia kundalini), compiuti anni fa a Dharamshala su invito del Dalai Lama, hanno dimostrato che la temperatura esterna del corpo può aumentare anche di dieci gradi, mentre quella interna rimane invariata.

L’inconscio e la capacità di trascendere i limiti della razionalità: la percezione  del dolore

La pirobazia, cioè la camminata sul fuoco, è da secoli praticata in Grecia e in vari Paesi dell’Oriente: sulla pianta dei piedi dei partecipanti non c’e segno di bruciatura. Anche a Sri Lanka e alle Mauritius hanno luogo simili pratiche, ma da alcuni anni non è più necessario spingersi cosi lontano per assistervi.

La pirobazia è infatti arrivata anche qui da noi e personalmente conosco diverse persone che vi hanno preso parte, camminando su braci ardenti che raggiungono di norma temperature da 600 a 900 °C e uscendone indenni. L’usanza di danzare sul fuoco senza riportare scottature si ritrova anche alle Antille e in Giappone.

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camminata sulle braci ardenti

Alle Mauritius si tiene anche un’altra cerimonia molto suggestiva, chiamata “cavadee”: i penitenti di un corteo religioso salgono su una scala, i cui gradini sono costituiti da sciabole taglienti, senza riportare ferite. In alcune arti marziali, come per esempio il karate, e possibile rompere una serie di mattoni messi uno sull’altro con un solo colpo della mano nuda che non ne esce danneggiata.

I maestri cinesi di Chi Kung marziale riescono a rendere il proprio corpo molto resistente e sono in grado di sopportare colpi terribili inferti con bastoni, pietre, aste di ferro, lame taglienti ecc. uscendone indenni.

Lo sviluppo del biofeedback, che iniziò a essere praticato negli anni Sessanta, ha permesso anche all’Occidente di ottenere risultati simili a quelli delle pratiche orientali e a comprendere un po’ meglio il percorso per giungere a tali risultati.

Si è scoperto che è possibile anche alle persone normali, non solo agli yogi, assumere il controllo cosciente di processi fisiologici di solito tenuti sotto il controllo involontario dal sistema nervoso autonomo e che si ritenevano non suscettibili di reagire a un intervento volontario.

L’inconscio e la capacità di trascendere i limiti della razionalità: il biofeedback

La tecnica del biofeedback utilizza dispositivi di monitoraggio per valutare varie funzioni corporee. Degli elettrodi sulla pelle collegano la persona al dispositivo di biofeedback che registra le funzioni fisiologiche su cui si desidera intervenire – battito cardiaco, temperatura cutanea, tensione muscolare, attività delle onde cerebrali ecc. – e rispecchia le attività registrate attraverso segnali visivi o sonori.

Per mezzo dei segnali la persona può apprendere a modificare le funzioni su cui è necessario intervenire, per esempio se si sta imparando a rallentare la frequenza cardiaca, un suono a frequenza più elevata sarà emesso per segnalare l’aumento del ritmo e uno a frequenza più bassa per la diminuzione dello stesso.

Con la pratica si può notare come certi pensieri o sensazioni facciano diminuire il ritmo cardiaco, mentre altri lo fanno aumentare; si può quindi gradualmente imparare a espandere sempre di più il rilassamento e a rimanere in uno spazio mentale positivo.

Usando il biofeedback numerose persone hanno potuto imparare a ridurre la pressione arteriosa, eliminare l’emicrania, aumentare e ridurre il flusso sanguigno, la temperatura corporea, rallentare i battiti cardiaci, modificare i livelli di glicemia (in soggetti diabetici) e controllare molte altre funzioni fisiologiche abitualmente involontarie.

Il biofeedback consente di verificare la misura reale del rilassamento raggiunto e fornisce le prove che, se apportiamo cambiamenti nello stato mentale/emotivo, conscio o inconscio, questi si tradurranno in cambiamenti analoghi nella condizione fisiologica.

E’ quindi ampiamente documentato come sia possibile andare oltre la normale percezione del dolore e le abituali possibilità del corpo. Ma è importante ricordare che – sia questo risultato ottenuto attraverso l’estasi religiosa, l’apprendimento di particolari tecniche di controllo mentale, di meditazione, o di biofeedback – è sempre la Mente Inconscia a realizzarlo concretamente per noi, mostrando le sue incredibili possibilità.

L’inconscio e la capacità di trascendere i limiti della razionalità: fenomeni in trance

 

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catalessi del corpo

Nello stato di trance si può influire su moltissime funzioni involontarie del sistema nervoso autonomo. In stato alterato di coscienza si possono indurre particolari fenomeni, come per esempio la catalessi. Il soggetto in trance conserva una certa posizione degli arti, anche molto scomoda, e può mantenerla a lungo, senza presentare quei sintomi di stanchezza muscolare, tremore o variazione del respiro che si incontrano normalmente in questi casi.

E’ famoso l’esercizio dell’ipnotizzato in catalessi:  il corpo rigido viene sistemato a ponte tra due sedie, appoggiando il collo su una e sull’altra le caviglie. In catalessi è possibile sopportare su di sè anche pesi notevoli, senza piegarsi minimamente.

A proposito delle incredibili capacità dell’inconscio, può essere interessante citare alcuni esperimenti del mesmerismo (una sorta di protoipnosi ancora inconsapevole, praticata da Mesmer e dai suoi seguaci nel ‘700).

Le persone in trance erano in grado di sentire il sapore di sostanze che il mesmerista si metteva in bocca, percepire i suoi stati emozionali, sentire sul loro corpo le sue esperienze tattili, riconoscere i colori al tatto, leggere bendati con il solo ausilio della punta delle dita (si parla qui di normali caratteri stampati, non di braille per ciechi).

Di un fatto simile c’è notizia anche molto più recente. Nel 1962 in Russia la casalinga ventiduenne Rosa Kuleshova, bendata, dimostrò di poter riconoscere i colori al tatto e di “leggere” normali pagine stampate e superfici lisce solo con le dita, dopo anni di addestramento a cui si era volontariamente sottoposta.

Gli unici limiti che il nostro inconscio riconosce sono quelli che la nostra mente conscia gli impone! Se siamo convinti che un certo limite non sia superabile, allora non lo sarà.

Utilissime perciò le tecniche che ci permettono di  liberarci dalle convinzioni limitanti su noi stessi e l’esistenza, e dai vecchi traumi,  per esempio Ipnosi, PNL, Autoipnosi, DMOKA, Psych-K, e tecniche di psicologia energetica come  EFT, EFT Integrata e TAI.

Mente e corpo fanno parte di un unico sistema integrato: se decidiamo di mobilitare tutte le parti di noi e prenderci la responsabilità di trasformare le idee, le convinzioni, i condizionamenti, le limitazioni che non sostengono il nostro benessere, allora saremo sulla strada giusta per fare incredibili scoperte sulla nostra reale natura.

FONTI

Rielaborazione da  Annalisa Faliva, Autoipnosi per vincere il dolore, Ipnosi, autoipnosi e meditazione per il benessere di corpo, mente e spirito, ed. LSWR