Come conciliare l’accettazione delle cose e l’agire per cambiarle?
I Maestri spirituali affermano spesso che l’accettazione è un ingrediente indispensabile per ogni possibile cambiamento, e per l’evoluzione spirituale.
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La nostra tendenza prevalente è invece confondere l’accettazione con la rassegnazione o lottare contro gli eventi.
E’ possibile trovare l’armonia tra la nostra volontà e quanto la vita ci propone?
Ecco cosa dice in proposito Eckhart Tolle, un Maestro dei nostri tempi: “Domanda: come troviamo l’equilibrio tra la nostra volontà individuale e il flusso naturale della vita?
Eckhart Tolle: Vivendo in linea con il momento presente, allinei anche la tua volontà con la volontà universale, che potresti chiamare “la volontà di Dio”. Non hai una volontà separata. La volontà separata vuole migliorare o rafforzare il senso di sé. La volontà separata riguarda il “me”, l’io, l’ego.
Ma c’è una Coscienza divina, l’unica Coscienza, c’è un impulso evolutivo. Quello che stiamo facendo qui in ogni momento, è quello di allinearci con l’unica Coscienza.
La non resistenza è vitale perché finché resisterai al momento presente, sarai intrappolato nella piccola volontà egoica. La volontà egoica deve attenuarsi: si arrende al momento presente e si arrende a ciò che è. Quando ti allinei a ciò che è internamente, inizialmente sembra quasi una posizione di debolezza e può essere interpretato erroneamente come qualcosa che ti impedisce di agire in modo efficace.
Ma l’accettazione di ciò che è, è totalmente compatibile con la risposta a qualunque sia il momento presente. Qualunque cosa voglia essere creata, manifestata, fatta, in questo momento – per essere allineata con quella, devi prima accettare qualsiasi forma prenda questo momento.
Soffermati su questo momento. Ad esempio, quando si è malati, non si dice “ho bisogno di accettare questa malattia, il fatto che io sia malato, di soffrire di questo” perché è tutta una storia concettuale. Tutto ciò che devi accettare è questo momento così com’è. Non c’è mai veramente una malattia in questo momento, c’è solo una condizione fisica.
Ci può essere dolore, ci possono essere debolezza, disabilità, disagio. Quelle cose potrebbero essere lì, e questa è l’unica cosa che accetti. Questo momento è come è adesso.
Se sei bloccato nel fango da qualche parte, non dici “Ok, sono nel fango, devo accettarlo, ed eccomi qui – non sto facendo nulla perché devo accettare quello che è” . Questo momento è già sempre così com’è, e non c’è niente che tu possa fare al riguardo. Questo è quello che accetti.
Quindi, l’azione che si presenta ha un’energia diversa. La volontà che fluisce in ciò che fai non è più egoica. Quando non hai accettato questo momento, la volontà va contro l’Universo – questo è ciò che fa l’ego. È negativa, combatte qualcosa che dice che non dovrebbe essere lì. Se usi la negatività, sei intrappolato nell’ego.
La “piccola volontà” deve attenuarsi per la volontà più potente di scorrere e affrontare la situazione. La situazione non è isolata dalla totalità. È una con la totalità. Un’altra parola per quella volontà universale è l’intelligenza.
È solo quando si guarda una situazione, si accetta completamente l’essenza di questo momento, e solo allora, naturalmente, può essere necessaria un’azione.
Una volta che l’apertura è lì, attraverso l’accettazione, il prossimo passo che farai sarà molto più potente. Esiste un termine buddhista “giusta azione”, che può nascere solo dal giusto stato di coscienza. Devi prima uscire dall’ego prima di poter avere la giusta azione.
Il Buddha parlava di ciò che scorre dallo stato di coscienza risvegliato. Abbandonare la piccola volontà significa dire “sì” al momento presente. Non è una grande cosa, basta dire di sì a ciò che è – perché è già così. Perché lamentarsi di qualcosa che è? È folle, ma normale.
Per rinunciare alla volontà egoica, tutto ciò che devi fare è non lamentarti di ciò che è. Essere allineati con l’essere – persone, situazioni, qualunque cosa – così come sono. È l’inevitabilità dell’esistenza. Diventa amichevole con ciò che è, e diventerai intelligente per la prima volta.” Eckhart Tolle, Finding Balance
Riassumendo, solo se prima accettiamo quanto la vita ci propone e l’emozione che proviamo possiamo trovare in noi lo spazio per la “giusta” azione da intraprendere.
La mia esperienza è che più traumi del passato e vecchie questioni irrisolte ci sono in noi, più energia rimane intrappolata lì e meno ne abbiamo per uscire dall’ego e essere allineati con le cose come sono.
Per vivere nel presente liberarsi dai condizionamenti del passato
Osho sui condizionamenti: “(…) Ogni essere umano viene programmato dalla nascita a essere cristiano, hindu, ebreo, mussulmano. Il bambino nasce innocente, ma immediatamente viene appesantito da migliaia di concetti, coi quali vive poi tutta la vita. In questo modo si vive una vita fasulla; non è autentica, non è onesta, perché non ti appartiene. Non hai scoperto tu le cose che tenti di vivere … ecco perché, come prima cosa, aiuto la gente a liberarsi da tutti i suoi condizionamenti. (…)
Io mi limito a ridare a ciascuno la propria innocenza, la propria umanità, la propria purezza, la propria individualità. Il mio lavoro tende essenzialmente a distruggere i condizionamenti di quanti vengono da me. Ed è un lavoro semplicissimo, perché nessuno di quei condizionamenti ha basi logiche, nessuno si fonda sull’intelligenza.
Sono tutte superstizioni, sorrette da impalcature logiche, ma quella logica è falsa. Non esiste nulla di autentico. Il mio lavoro fondamentale è questo: renderti un individuo, non un semplice ingranaggio del sistema, non una particella della massa.
Voglio darti un’integrità, una libertà dell’anima, in modo tale che tu non sia più vittima di alcuna schiavitù, che sia cristianesimo, induismo, ebraismo: per la prima volta sarai semplicemente te stesso. A quel punto entrerà in gioco la tua ricerca della verità, la tua indagine nella verità.
E ricorda, tutte le risposte che ti sono state date da altri non potranno mai salvarti. Solo la tua risposta, quella che troverai con le tue mani, con la tua ricerca, potrà liberarti dall’ignoranza, dall’infelicità, dall’angoscia.” Dall’ Intervista di Enzo Biagi
Utilissime perciò le tecniche che ci permettono di liberarci dai condizionamenti del passato e dai vecchi traumi, per riorganizzare così la percezione delle nostre memorie, per esempio Ipnosi, PNL , Autoipnosi, DMOKA e Psych-K, e tecniche di psicologia energetica come EFT, EFT Integrata e TAI.
Solo quando siamo liberi dal dolore del passato possiamo recuperare lo spazio per essere nel flusso della vita e vivere più consapevolmente nel presente.
FONTI
Eckhart Tolle, Finding Balance, http://www.eckharttolle.com/ – traduzione di Francesco Giacovazzo
Intervista a Osho di Enzo Biagi (12/01/1986) http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/maestri/biagi.htm