Il Corpo in Mente

Essere consapevolmente nel corpo seconda parte

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Per i nostri nonni e bisnonni  era sicuramente più semplice “stare nel corpo”, attività fisiche come lavorare la terra, zappare l’orto, fare il pane, coprire lunghe distanze camminando o andando in bicicletta  facevano parte della vita quotidiana.

Per noi è più difficile perché le attività e gli stimoli  mentali sono aumentati  a dismisura.

Lo stress è diventato il nostro compagno abituale. Le conseguenze? Secondo un rapporto dell’Harvard School of Public Health e del World Economic Forum, recentemente ripreso dall’Economist nell’articolo  “Mental illness. The age of unreason”, tra il 2011 e il 2030 il costo delle malattie mentali in tutto il mondo  arriverà a superare i 16 trilioni di dollari in termini di mancata produzione, più di quanto riescano a fare il diabete e le patologie oncologiche, cardiovascolari e respiratorie croniche.  I disturbi mentali come ad esempio, citando solo i più comuni, depressione, ansia, disturbo da stress post-traumatico, disturbo da deficit di attenzione, disturbo bipolare, demenze e Alzheimer, sono in aumento.

Il Corpo permette di trasformare  stress e malessere

Specialmente nei Paesi ad alto reddito queste condizioni colpiscono circa il 20% della popolazione. Una delle cause principali può essere individuata certamente nell’aumentata esposizione allo stress, ma anche nella perdita di contatto con il corpo, mi sento di affermare.  Abbiamo dimenticato che tutto accade nel corpo, il corpo è il contenitore, l’atanor alchemico dove i processi di trasformazione possono, o no, avere luogo. Se utilizzato con consapevolezza il corpo può permetterci di trasformare disagio interiore e dolore velocemente.

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Abbiamo bisogno di ritrovare il contatto col corpo e la capacità di sentirlo profondamente, di riconoscerne la sacralità, di riceverne la guida! Nel corpo e nelle soluzioni che la sua sapienza millenaria ha elaborato ci sono molte delle risposte e delle soluzioni che stiamo cercando!  Al di là delle dissertazioni dei filosofi, per il corpo il dualismo cartesiano mente-corpo non è mai esistito!  Nella percezione della sua unità il corpo ha sempre trovato il suo posto e la sua appartenenza, come testimoniano tutte le tradizioni tribali.

Da sempre lo sciamanesimo di tutte le epoche e luoghi esplora ed afferma il legami del piccolo con ciò che è più grande, e attribuisce ad ogni cosa un’anima e una coscienza. Il corpo appartiene alla natura, come tutto il vivente è in comunicazione con la madre, la  Terra e con il padre, il Cielo. Tutte le religioni più antiche lo affermano, ad esempio, citandone  solo alcune,  Taoismo, Induismo e Buddhismo.

Corpo e mente uniti e indivisibili è un concetto centrale nel Buddhismo. Con “corpo” qui si vuole indicare i fenomeni fisici che possono essere concretamente visti, e con “mente” i fenomeni mentali e spirituali che restano invisibili. “Unicità” viene dalla traduzione di un termine giapponese che significa “non due”, o non dualità, non vuole quindi affermare che corpo e mente, fisico e spirituale,  sono assolutamente identici, ma che nonostante siano due classi di fenomeni distinte sono anche aspetti di una stessa cosa: hanno entrambi origine nella comune radice della vita stessa, nella realtà ultima o legge della vita.

Se riconosciamo questa Legge e attraverso pratiche adeguate  la onoriamo, possiamo allora attingere alla sorgente della forza vitale cosmica da cui derivano gli aspetti fisici e spirituali della vita, e in questo modo arricchire, armonizzare e rivitalizzare le nostre individualità fisiche e spirituali. Per il Taoismo la via-non-via del wu wei è il contatto col corpo. Si consiglia alla mente non di aspirare alle vette elevate della spiritualità, ma bensì di sprofondarsi e dissolversi nel corpo. Il corpo è semplice e naturale e può guidare la mente a ritrovare la capacità di ritornare semplice vivendo nel presente.

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Una pratica per continuare a imparare una presenza consapevole nel corpo

Ritrovare il contatto con la percezione interna del corpo: Chiudi gli occhi e per qualche minuto segui il respiro per ritrovare il contatto con la percezione interna del corpo: nell’inspirazione senti l’addome espandersi, nell’espirazione senti che si sgonfia e si contrae leggermente.

All’inizio è più facile ritrovare la connessione con il corpo con gli occhi chiusi. Una volta riconosciuto questo spazio diventerà ben presto facile e naturale mantenerlo anche a occhi aperti.

Per ritrovare più facilmente la percezione del corpo dall’interno puoi osservare le sensazioni presenti in una sola parte, ad esempio una mano, un piede, o un dito e poi espanderla al resto… puoi usare una visualizzazione o un’immagine se questo ti è d’aiuto. Poi gradualmente lascia che l’attenzione si focalizzi solo sulle sensazioni; in questo modo ti troverai in contatto col presente e con la percezione interna del corpo.

Lascia andare immagini o pensieri e continua a mantenere l’attenzione unicamente sulla sensazione del campo energetico interno e vibrante del corpo. Nota se dopo un po’ puoi avvertire i confini del corpo come se si espandessero, se puoi percepire il corpo interiore come infinito. Quando lo senti, fonditi con la sensazione, diventa una sola cosa col campo energetico interiore in modo tale che non c’è più un dentro e un fuori e nemmeno la dualità di osservatore e osservato.

Quando la consapevolezza è rivolta all’esterno sorgono la mente e il mondo, quando è diretta all’interno può ritrovare la strada per tornare a casa. In questo spazio di puro essere sei dentro a tutto ciò che è, in contatto con la Sorgente di tutte le cose.

Resta in questo spazio fino a che senti. Poi torna a percepire il respiro, il corpo fisico, i piedi, le gambe. Quando ti senti ritornato ai tuoi sensi, puoi aprire gli occhi. Guardati attorno come se vedessi ogni cosa per la prima volta, senza mettere etichette a nulla, e continua a sentire il corpo dall’interno. Allenati a mantenere sempre presente questa attenzione, in modo rilassato e naturale, come parte della tua quotidianità.

Mantenere  il contatto con il corpo per sviluppare profonde radici interiori

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Nelle tue attività quotidiane  ricordati di tenere sempre una parte della tua attenzione sulla percezione del corpo dall’interno, non cedere mai completamente l’attenzione alle elucubrazioni mentali e al mondo esteriore. Restando sempre in contatto con la percezione interna del corpo nelle varie occupazioni della giornata, nel contatto con la natura, nel relazionarci agli altri, possiamo tenere in questo modo la porta aperta al Tutto.  E potremo forse avvertirlo come un senso di intima gioia e di pace che si espande, sentire che possiamo diventare un ponte tra il mondo e il Divino.

Puoi recuperare la capacità di stare connesso con il tuo corpo interiore per tutto il tempo. Iniziando forse con un’ora al giorno, per poi passare a un giorno la settimana e, chissà, a due, a tre… mano a mano sviluppare la tua intera consapevolezza a questa qualità di presenza. Questo inviterà la profondità e la trasformazione a manifestarsi più velocemente nella tua vita.

Più aumenterà la nostra capacità di dirigere la consapevolezza all’interno del campo energetico del corpo, più si innalzerà la nostra frequenza vibrazionale. E più è alto il livello vibrazionale meno la negatività può agganciarsi. In alto c’è sempre benessere, abbondanza e armonia, e da lì possiamo attrarre nella nostra vita circostanze che riflettono questa frequenza più alta.

Se diventiamo capaci di rimanere sintonizzati a queste alte frequenze mantenendo allo stesso tempo il contatto con le nostre radici, potremo confrontarci con la negatività senza che abbia effetto su di noi. Anche se pensieri, paure, desideri potranno essere ancora presenti, non avranno più il potere di travolgerci. Il segreto è fare le cose con tutto il corpo, essere lì con tutto il corpo, non solo con la mente, mantenere l’attenzione all’interno, essere radicati all’interno di noi.

Se, come si afferma da tante tradizioni diverse, il pianeta è intento al salto vibrazionale dalla realtà tridimensionale del dominio della materia alle vibrazioni più alte della quarta, quinta e sesta dimensione, per seguirlo nella nuova realtà anche noi dobbiamo essere capaci di innalzare la nostra coscienza. L’entrata del pianeta nel campo vibrazionale delle dimensioni più alte corrisponde a quel nuovo mondo dove si auspica che Pace, condivisione, creatività e spiritualità potranno aprire un nuovo livello evolutivo per la coscienza e l’umanità tutta.

Può essere di grande aiuto mantenere la speranza in questo avvento e l’intento focalizzato in questa direzione nei tempi oscuri e caotici del cambiamento epocale che stiamo attraversando.

FONTI

rielaborazione da  Annalisa Faliva: Invito al benessere, ed Urra

http://www.aifa.gov.it/content/disturbi-mentali-aumento-nei-paesi-ad-alto-reddito-la-prossima-grande-epidemia