Imparare l’Autoipnosi seconda parte
Vediamo ora nella pratica alcuni semplici metodi di fare Autoipnosi.
Anche se per molte persone è possibile fare autoipnosi con gli occhi aperti, chiudere gli occhi può semplificare le cose; così si può infatti escludere alla coscienza l’infinito numero di stimoli che arriva alla nostra attenzione attraverso la vista ed è più facile raccogliersi in noi stessi. Ma fai come ti viene meglio, l’importante è che ti senta comodo e a tuo agio.
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Se scegli di tenere gli occhi aperti, può esserti d’aiuto tenerli fissi su un punto fermo perché oggetti o immagini che entrano nel tuo campo visivo possono distrarti.
Quanto al tempo da dedicare all’autoipnosi, ripetiamo che puoi iniziare con 20 minuti per le prime volte e mano a mano che diventi pratico nell’evocare il rilassamento e la trance puoi ridurre il tempo a 15 e poi a 10 minuti. Naturalmente più lavoro vuoi svolgere con visualizzazioni e immaginazioni più lungo sarà il tempo che ti servirà.
Autoipnosi, Rilassamento e Meditazione – Pratica 1
Il cardiologo Herbert Benson, pioniere nella ricerca delle relazioni tra corpo e mente di cui sono note le ricerche sullo stress, ha coniato l’espressione “risposta di rilassamento” (relaxation response) per rappresentare i cambiamenti integrati prodotti dalle attività di raccoglimento in se stessi. Le numerose ricerche sugli stati di coscienza, sempre più precise e approfondite col passare degli anni, indicano che lo stato di rilassamento che si instaura con la pratica abituale della meditazione è fonte di innumerevoli benefici psico-fisici (per ora ne sono stati rilevati una sessantina) e combatte efficacemente gli effetti dello stress su corpo e mente.
Nel suo libro Relaxation response Benson descrive i metodi e i risultati di alcuni esami effettuati su un gruppo di soggetti dediti alla Meditazione Trascendentale, particolare tipo di meditazione in cui si ripete un mantra ad occhi chiusi.
Le sua e altre numerose ricerche successive, hanno permesso di chiarire che la meditazione, e ogni pratica di raccoglimento interiore, attivano il sistema nervoso parasimpatico e determinano un miglioramento del rilassamento generale dell’unità corpo/mente. Benson suggeriva un metodo di rilassamento basato sul tenere l’attenzione su una sola idea, o immagine ispirato alle pratiche di meditazione orientali, eccone i passaggi:
- Sedersi ad occhi chiusi in un posto tranquillo (almeno le prime volte, in seguito con la pratica si potrà farlo ovunque);
- Scegliere una parola totalmente neutra da ripetere, o un’immagine rilassante su cui fissare l’attenzione (Benson suggerisce ad esempio la parola UNO);
- Portare consapevolezza al respiro e rilassare i muscoli;
- Tenere l’attenzione sull’oggetto prescelto per il tempo fissato;
- Non appena ci si accorge di avere perso contatto con l’oggetto prescelto, senza lotta riportare lì nuovamente l’attenzione;
- Continuare per 10 – 20 minuti (in seguito si potrà aumentare il tempo a piacere se si desidera approfondire la meditazione);
Raggiunto il tempo stabilito (le prime volte si può predisporre una sveglia con il tempo impostato, così da non dover “riemergere” per controllare l’ora) aprire gli occhi, sciogliere il corpo come necessita, attendere qualche minuto prima di ritornare alle proprie attività.
Benson propone questo esercizio come pratica meditativa. Ma in realtà questo livello di coscienza va benissimo anche come apertura per l’Autoipnosi. Raccogliere l’attenzione all’interno porta al rallentarsi delle onde cerebrali da Beta (quelle della coscienza abituale) ad Alfa (proprie degli stati di rilassamento, trance e meditazione). A questo livello l’inconscio diventa ricettivo; una volta raggiunto il punto 6 e mantenuto per alcuni minuti si può ripetere allora una suggestione decisa precedentemente: una parola o una frase relativa all’obiettivo che si vuole raggiungere, con relativa immagine e sensazione del risultato pienamente realizzato. Fatto questo si può proseguire con la meditazione, per il tempo desiderato.
Autoipnosi con apertura e chiusura degli occhi – Pratica 2
Siedi ad occhi chiusi in un posto tranquillo (almeno le prime volte, con la pratica poi si saprà farlo ovunque). Porta consapevolezza al respiro e invita i muscoli di tutto il corpo a lasciarsi andare.
Comincia a contare lentamente, ad esempio all’indietro da 100 a 1: apri gli occhi in corrispondenza dei numeri dispari, chiudili in corrispondenza dei numeri pari. Continua contando lentamente e rallentando di più sui numeri pari. Dopo un po’ di solito gli occhi diventano stanchi e si trova difficile aprirli in corrispondenza dei numeri dispari.
Continua finché non riesci più ad aprire gli occhi in corrispondenza dei numeri dispari. Naturalmente questo accade perché lo vuoi, è una tua scelta, quindi assecondi la cosa (se decidi di resistere ovviamente puoi, creando stress e sgradevole tensione nel tuo sistema, fino alla tachicardia, quindi vedi tu …)
Se hai seguito le istruzioni date ai punti precedenti, ora sei al livello alfa, detto anche “trance”, lo spazio in cui l’inconscio si apre. Di solito le persone hanno l’idea errata che il termine “trance” corrisponda a uno stato dove si è totalmente inconsci e si perde cognizione di sé. Rispetto allo stato alterato di coscienza esistono certamente diversi livelli di profondità possibile, ma si definisce trance qualsiasi stato diverso dall’abituale. Ora è bene approfondire questo spazio contando lentamente all’indietro per altri venti numeri.
Una volta fatto questo puoi dare lo scopo alla tua Autoipnosi, cioè dedicarla alla realizzazione di un particolare obiettivo che vuoi realizzare. Un modo semplice di comunicare lo scopo all’inconscio è pronunciando un paio di parole che rispecchino ciò che vuoi realizzare, tipo Fiducia e Forza, o Calma e Capacità di …
Oppure puoi anche scegliere di lasciarti semplicemente andare al flusso di immagini, sensazioni e idee che ti si presentano alla mente. Quest’ultima modalità è molto rigenerante e se vissuta senza aspettative, può far emergere, subito o in seguito, soluzioni e idee utili per ciò che si vuole realizzare.
Scaduto il tempo fissato per l’esperienza, aiutare il ritorno all’abituale stato di coscienza contando da 1 a 10 (in seguito si potrà ridurre da 5 a 1 soltanto) e aprire gli occhi.
FONTI
Annalisa Faliva: Invito al Benessere – Ipnosi, Autoipnosi e meditazione per la gestione del dolore, ed. Urra
Herbert Benson: The Relaxation Responce, ed. Harper Torch