DMOKA, EFT - TAI, Il Corpo in Mente, Ipnosi e Autoipnosi, PNL Programmazione Neurolinguistica, Psych-K

Cos’è il Giudice Interiore e Che Fare in Proposito?

cos-è–il-giudice-interiore-e-che-fare-in-proposito-1

Cos’è il giudice interiore (o super-io) e che fare  in proposito?

Dovremmo farci queste domande per la ragione che questa parte della mente ha molto potere su di noi, e influenza direttamente come ci sentiamo e cosa  siamo convinti, o meno, di poter fare nella vita.

E’ quella parte della mente che induce il senso di inadeguatezza, o la paura di non farcela, con creazione da parte del cervello delle sostanze relative che trasmettono un senso di paralisi e incapacità.

Comprendendo l’utilità delle emozioni, sappiamo che se c’e una vera ragione per sentirla, allora la paura e utile, ci aiuta a creare misure preventive per cautelarci di fronte a dei pericoli. Ma la paura o il senso di inadeguatezza come stati mentali abituali che ci dominano, appartengono ai meccanismi dei condizionamenti.

Se non abbiamo sviluppato la capacità di accettarci come siamo, siamo vittime “facili” del nostro super-io, sempre pronto a criticare. Si tratta di quella struttura dell’ego, che ha interiorizzato le figure d’autorità che abbiamo incontrato da piccoli, mentre si stava modellando la struttura della personalità, e che ne rispecchia la severità e le aspettative  trasmesse in modo verbale e non-verbale.

Cos’è  il Giudice Interiore e Che Fare in Proposito? Attenzione all’immagine ideale

E come essere chiusi in gabbia con un giudice interiore dalle mostruose proporzioni, e perciò la paura è costantemente presente o in agguato e alimenta insicurezza, ansia, stress. Se accade questo, è  perche abbiamo interiorizzato una figura ideale di riferimento di come dovremmo essere, non solo fuori ma anche dentro di noi, riguardo a sentimenti, emozioni, stati mentali e capacità.

Cosi, quando si manifesta un’espressione di noi che non corrisponde all’immagine ideale, rifiutiamo di accettarla e la neghiamo. Ma lo stato indesiderato resterà comunque dentro di noi perchè la resistenza inconscia che si crea nel conflitto tra ciò che siamo e quello che dovremmo essere, gli impedirà di muoversi da li.

cos-è–il-giudice-interiore-e-che-fare-in-proposito-2

Una volta innescato, questo meccanismo opera a livello inconscio; perlopiù ne siamo inconsapevoli e quindi difficilmente possiamo renderci conto di quanto sta accadendo.

Riteniamo che la causa del nostro malessere sia all’esterno e individuiamo tante ragioni diverse: il lavoro che non ci piace, la nostra relazione che non funziona, gli amici deludenti ecc. Può anche essere che il nostro forte giudizio interiore richiami a noi persone che lo rispecchiano all’esterno, con atteggiamenti di critica e severità.

Cos’è  il Giudice Interiore e Che Fare in Proposito? Attenzione ai Conflitti

In realtà è il nostro rifiuto di accettare il conflitto tra l’immagine ideale e quella persona inadeguata che il nostro giudice interiore ci ha convinto di essere, a dare luogo a una serie di stati mentali e situazioni dolorosi e ossessivi.

Schiacciati dal persistente giudizio del super-io, possiamo arrivare a sentirci del tutto privi di valore, sfiduciati, sempre inadeguati a vivere. Per uscire da questa situazione che può creare stress e paralisi in noi, è necessario ricordare l’anatomia della mente, coltivare la capacità di non credere a quanto ci raccontano le varie parti dell’ego, ed espandere l’accettazione.

Da bambini, che fossimo ubbidienti o ribelli, il nostro inconscio non ha potuto allora che fare sue le istanze educative di genitori, insegnanti e figure autoritarie che erano nella nostra vita. Le critiche, gli ammonimenti, i giudizi, sono confluiti nell’immagine ideale interiore.

Ll’inconscio ha interiorizzato le figure autoritarie di riferimento. Le ha portate all’interno, cosi che le loro voci dentro di noi potessero spingerci a modificare il nostro comportamento prima dell’intervento ben più pericoloso e devastante degli educatori in carne e ossa.

In questo modo l’inconscio ha fatto si che i severi giudizi esterni diventassero nostri: i “devi” e “non devi” sono diventati “devo” e “non devo”. L’immagine ideale frutto di tutto questo è molto distante da noi e ci sovrasta; in questo confronto non possiamo che perdere e alimentare la frustrazione di sentire che non siamo mai all’altezza. Ognuno ha il suo modo di reagire e compensare a questa situazione.

C’è chi diventa schiavo del giudice interiore e lotta costantemente per migliorare le sue prestazioni e la sua immagine esercitando ancora di più controllo nella sua vita, chi collassa ed è preda di demotivazione e depressione, chi per sottrarsi al confronto si ribella e rifiuta tutto, chi si rifugia nella dipendenza da droghe, alcol, sigarette, relazioni…

In ogni caso, le diverse compensazioni sono meccanismi inconsci che hanno le loro radici nell’infanzia e rispecchiano i modi in cui da bambini abbiamo cercato di far fronte agli attacchi educativi e al malessere interiore che essi generavano.

Quello che ci è stato insegnato era di fare nostri e mantenere i criteri che ci venivano imposti. Come bambini ci servivano dei modelli e non abbiamo potuto fare altrimenti, eravamo fragili, vulnerabili e disposti a tutto pur di ottenere amore, calore e approvazione.

cos-è–il-giudice-interiore-e-che-fare-in-proposito-3

Ma ora è tempo di uscire dai comportamenti automatici, riconoscere quanto abbiamo tradito la nostra vera natura e iniziare a esercitare la consapevolezza. Potremo allora accorgerci che ciò che il giudice interiore sostiene non è la nostra verità ma rispecchia l’unico modo di vita possibile di qualcun altro, che a sua volta era stato trattato con durezza.

Il giudice interiore è soltanto un meccanismo che ripete se stesso e non può dire la verità; per quanto facciamo non potremo mai ricevere un apprezzamento da lui, perche il suo copione non lo prevede: si limiterà soltanto a rilanciare una meta più in la, e poi un’altra ancora più lontano, senza fine.

Cos’è  il Giudice Interiore e Che Fare in Proposito? Accettare  di essere inadeguati e limitati

Comprendendo questo, possiamo iniziare a disidentificarci, esercitare la presenza e imparare a rispondere al giudice interiore, per esempio: Grazie per quello che mi stai dicendo, so che le tue intenzioni sono buone, vuoi spingermi a migliorare sempre di più … ma la persona che voglio essere oggi è una persona che si dà il permesso di sbagliare ogni tanto … perché solo sbagliando potrò imparare quali sono i miei criteri di valutazione, e lasciare andare quelli delle persone che mi hanno giudicato, tanto tempo fa.

Ti ringrazio di quello che fai per me, ma la persona che voglio essere oggi sta imparando ad accettare le imperfezioni, gli errori, i fallimenti, perché fanno parte della natura umana … è umano sbagliare ogni tanto, è umano avere incertezze qualche volta … e io voglio diventare sempre più umano, sempre più capace di essere gentile e amorevole con me stesso e con gli altri

Accettare di sentire paura, di essere inadeguati e limitati ci libera dallo spettro della paura e del fallimento. Accettare di avere dei limiti, di sbagliare di tanto in tanto e lasciare andare l’immagine ideale irrealistica costruita dal super-io, ci libera dalla demotivazione e dalla paralisi. Ciò che siamo è in ogni caso più concreto di un’immagine ideale ed è importante che il reale prevalga su ciò che è finto.

E’ importante recuperare lo spazio in cui poter sbagliare, perché soltanto la liberta di sbagliare ci assicura la possibilità di fare esperienze personali della vita, di uscire dal gregge e diventare un individuo. Come dice don Miguel Ruiz: “Non importa se sbagliate. Dovete amarvi per il semplice fatto di avere provato. Dite a voi stessi: ti amo per aver provato, anche se ci hai sbattuto il muso

cos-è–il-giudice-interiore-e-che-fare-in-proposito-4

Continuiamo a imparare a espandere l’accettazione. Accettiamo che non siamo nessuno, che non è il nostro io al comando, che non siamo obbligati a proteggere e mantenere la facciata da presentare al mondo.  Senza un atteggiamento di tolleranza e di accettazione, la meditazione non è possibile.

Se non possiamo accettare tutti i pensieri e tutti i sentimenti, tutto ciò che siamo cosi com’è, viene a mancare lo spazio perchè  in meditazione, quanto è represso e negato nell’inconscio, possa manifestarsi nella coscienza e venire riconosciuto.

Senza accettazione, non c’è reale possibilità di osservare e la meditazione diventa puro esercizio, rigida e sterile ripetizione di regole.

Cos’è  il Giudice Interiore e Che Fare in Proposito? Occupati dei condizionamenti

Nell’accettazione la natura profonda della mente,  che i Maestri indicano come saggezza, compassione, chiarezza, spaziosità, può manifestarsi. Impariamo a rilassarci con ciò che è, a riportare la mente al corpo, ad aprire il cuore cosi che resti aperta la porta tra psiche e soma.

Tutti gli stati emozionali che presentano aspetti di paura e ansia creano tensione nella mente, che la comunica al corpo. Cosi il corpo diventa teso e a sua volta alimenta la tensione della mente e la accresce.

Si crea cosi un insano circolo vizioso che è necessario spezzareRilassando per prima cosa il corpo si aiuterà la mente a rilassarsi. Praticare spesso un’attività fisica è  importante per spezzare il circolo vizioso della paura e della tensione, cosi come ricevere qualche volta un massaggio e fare qualche attività che permetta al corpo di rilassarsi in modo consapevole.

Utilissime anche le tecniche che ci permettono di  liberarci dalle convinzioni limitanti su noi stessi e l’esistenza, per uscire dall’abitudine di percepire noi stessi attraverso le lenti deformanti di vecchi traumi e condizionamenti,  per esempio Ipnosi, PNL, Autoipnosi, DMOKA, Psych-K, e tecniche di psicologia energetica come  EFT, EFT Integrata e TAI.

Mente, corpo e spirito fanno parte di un unico sistema integrato: se decidiamo di prenderci cura di noi stessi e essere respons-abili di trasformare le idee, le memorie, le limitazioni che non sostengono il nostro benessere, allora saremo sulla strada giusta per fare incredibili scoperte sulla nostra reale natura.

FONTI

Rielaborazione da  Annalisa Faliva, Autoipnosi per vincere il dolore, Ipnosi, autoipnosi e meditazione per il benessere di corpo, mente e spirito, ed. LSWR