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Chi non desidera in qualche modo cambiare e evolvere? Per farlo concretamente  verifica innanzi tutto quanto amore hai per te stesso

Nonostante l’amore per se stessi sia fondamentale per il benessere  e  l’ equilibrio interiori accade di frequente che venga guardato con un certo sospetto. Spesso viene infatti confuso con l’egocentrismo, o peggio con il narcisismo. Sottilmente l’ambiente ci porta a pensare e sentire che amare se stessi sia in qualche misura sbagliato o che, se lo riteniamo importante, anche in noi deve esserci qualcosa che non va.

In realtà credere che amare se stessi sia in qualche modo sbagliato  è un grosso ostacolo all’espressione della nostra parte più vera e profonda e al sentirci bene  nella nostra vita; in altre parole un grosso impedimento alla crescita personale.

Cos’è  l’amore per se stessi in realtà?

Quando parliamo di amore per se stessi non ci stiamo riferendo a uno stato  di auto proclamazione squilibrato e malsano. Non si tratta ovviamente di nutrire sentimenti di superiorità e giudizio verso gli altri. L’amore per se stessi ha a che fare con l’accogliersi e il potersi accettare così come si è, anche con  limiti e difetti. Altri ingredienti dell’amore per se stessi sono l’apertura di cuore e, cosa più importante, la fiducia nell’esistenza e in ciò che ci manda.

La nostra tendenza è sentirci  in conflitto con molto di ciò che accade intorno a noi,  con le situazioni percepite come ingiuste, dure o dolorose. In realtà quello a cui reagiamo rispecchia sempre conflitti dentro di noi. Semplificando possiamo affermare che stiamo costantemente combattendo dentro di noi e resistendo all’abbandonare il senso di identità che viene dal condizionamento, per diventare  ciò che siamo veramente, e quindi all’evoluzione del nostro più alto potenziale.

Come resistiamo alla nostra  evoluzione?

Come facciamo tutto questo, perlopiù a livello inconscio? Attraverso un’emozione molto comune e “popolare”: la paura. Diventiamo vittime della paura: paura di perdere qualcosa, paura di perdere i punti di riferimento di ciò che conosciamo e che confermano il nostro senso di identità, paura di perdere l’approvazione degli altri, paura del cambiamento, e soprattutto paura di affrontare noi stessi.

Tutto ciò ci  impedisce di vivere una vita piena e di essere autentici e aperti  a chi siamo veramente. Quindi per amare se stessi è importante  fare spazio nella propria vita a ciò che è in accordo con ciò che sentiamo più vero in noi..

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Sappiamo che la paura crea resistenza e la resistenza nutre dolore e sofferenza e ne aumenta la percezione. Sarebbe quindi opportuno smettere di resistere e iniziare a permettere!  La colpa non è del mondo, degli eventi o degli altri intorno a noi. Il problema è che  continuiamo a dare credito alla nostra vecchia identità, la parte condizionata e inautentica di noi stessi, e a evitare ciò che può condurci a contattare chi siamo veramente.

Cosa siamo veramente?

Sarebbe importante permettere a noi stessi di essere prima di tutto umani: riconoscere che è  umano e quindi normale avere dei limiti, sbagliare a volte,  e anche cadere nella trappola di giudicare. Se possiamo darci lo spazio di accettare che è così potremo esserne molto più consapevoli, accorgerci quando il nostro pilota automatico ci sta portando nella direzione sbagliata e grazie alla presenza avere magari la possibilità di scegliere il nostro comportamento.

Il secondo punto è il riconoscimento che tutto ciò che accade viene dai nostri programmi inconsci, quindi aprirci a  imparare da tutto quello che ci succede,  e andare avanti. Ultimo aspetto, ma sicuramente non meno importante, è smettere di cadere nella trappola di criticare e giudicare costantemente noi stessi.

Siamo davvero i nostri più grandi detrattori e persecutori, per la semplice ragione che  il Super-ego, quella parte della mente che riassume tutte le figure d’autorità che abbiamo incontrato, ci sta sempre giudicando. Nient’altro che un meccanismo della mente quindi, al quale però siamo condizionati a credere ciecamente. Perciò il nostro dialogo interiore si compone in altissima percentuale di  pensieri, convinzioni e sentimenti negativi su noi stessi che continuano a distorcere la nostra immagine e a minare la nostra autostima e fiducia in noi stessi.

Diamo così tanto spazio inconsapevole al Super-ego, detto anche “giudice interiore”, da arrivare a odiare profondamente  noi stessi. Questo è possibile solo perché crediamo al dialogo interno che è frutto del condizionamento. È  invece assolutamente necessario smettere di essere duri con noi stessi e perdonarci per gli errori, perché non è possibile imparare se non commettendo una serie di sbagli.

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L’amore per noi stessi è l’ingrediente indispensabile per uscire dall’abitudine all’auto-denigrazione, base  dell’identificazione con l’ego, o falso sè. Se diventiamo più comprensivi e tolleranti verso noi stessi, potremo scoprire che diventa possibile perdonare e tollerare anche gli altri, e consentire loro il diritto di essere quello che sono. Questo  può condurci ad un più alto punto di comprensione:

Responsabile al 100%  di ciò che accade nel tuo mondo

Siamo alle prese con condizionamenti e memorie che condividiamo con gli altri esseri umani. Questo ci dà l’illusione di vivere nello stesso mondo, con caratteristiche oggettive. I Maestri spirituali, e anche la fisica quantistica, ci spiegano invece che ognuno vive nel mondo che è l’esatta proiezione del suo inconscio. Recenti scoperte ci hanno portato a capire sempre meglio  l’effetto della volontà umana sul mondo fisico, l’influenza che l’uomo ha sulla realtà e sulle vicende che accadono.

È stato infatti scientificamente provato che la mente umana è realmente in grado di interferire sul mondoil nostro DNA ha  il potere di modificare fisicamente le cose. Possiamo perciò ricordare che siamo i co-creatori di tutto quello che si verifica e smettere di credere che  la salvezza possa venire da qualche fonte esterna. I Maestri ci ricordano che non abbiamo bisogno di niente e nessuno esterno a noi, che tutto ciò che ci serve per evolvere è dentro.

Se diamo considerazione e  amore a noi stessi  possiamo allora riconoscere che  nell’essere umano c’è un immenso potenziale, un collegamento con un potere superiore che può permetterci di manifestare autentici miracoli,  ben oltre la ristretta dimensione a cui  i condizionamenti vorrebbero relegarci.

Consenti a te stesso di ricevere ?

Speriamo sempre che la vita ci dia di più, che si tratti di aiuto, cure, amore, amicizia, abbondanza, gioia, gentilezza … quando in realtà sono le nostre porte  a non essere aperte a ricevere. Questo deriva ovviamente da una serie di programmi inconsci limitanti. Ad esempio molti di noi possono rendersi conto della presenza di una sensazione di base: che non meritiamo di ricevere,  o che la vita per noi non può essere altro che tanta fatica per  scarsi risultati

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Una profonda mancanza di autostima  è l’aspetto più comune, anche se  potrebbe essere nascosto alla nostra percezione cosciente. Ad un certo livello potremmo essere convinti di essere fiduciosi e capaci, ma se non riceviamo e facciamo fatica significa che a un  livello più profondo si nasconde la convinzione inconscia che non siamo degni di amore e quindi questo ci chiude alla possibilità di ricevere con facilità.

Il “fuori” è il riflesso del “dentro”

Una legge dell’Alchimia è: così sopra come sotto. Non esiste un mondo al di fuori di te. Qualunque cosa tu veda, senti o pensi è sempre basata sui filtri della tua percezione. Il mondo è sempre visto attraverso le lenti delle  tue esperienze passate, convinzioni, emozioni, pensieri ecc. Ciò che vediamo all’esterno è puramente un riflesso di ciò che è dentro. Se vedi o senti pazzia e dolore intorno a te è perché in qualche modo quel bisogno di guarigione risiede da qualche parte anche dentro di te.

Se anche nel caos, che è proprio di questi tempi, ti sintonizzi con la calma e la serenità, è perché dentro sei in pace. Se vedi inganno e  tradimento nel comportamento altrui, è forse perché da qualche parte dentro di te non stai onorando la tua verità.

In breve, siamo i proiettori del nostro “mondo interiore” nel “mondo esterno”; in realtà quest’ultimo è solo un riflesso del primo. Portiamo fuiri l’interno e lo facciamo sia individualmente che collettivamente. Le guerre e gli sconvolgimenti atmosferici, ad esempio, sono la manifestazione nell’inconscio collettivo delle terribili tensioni e dei conflitti non risolti nell’inconscio dei singoli individui.

La base della crescita personale

Come abbiamo visto sopra, amare se stessi significa permettere, fidarsi e aprirsi affinché la nostra vita interiore possa fiorire nell’allineamento con chi siamo veramente e con il nostro più alto potenziale. Poiché ciò che ci ritroviamo a vivere  non è altro che un riflesso di ciò che sta accadendo dentro di noi, ne consegue che se impari ad amarti stai invitando più amore nella tua vita. Non aspettarti di poter essere veramente amato se tu non lo provi per te stesso.

Lavorare su di sè

Amare se stessi sarebbe del tutto naturale, se non ci riusciamo è per come sono stare interiorizzate una serie di esperienze traumatiche della nostra vita. Sempre più numerose sono le tecniche che mostrano di essere efficaci  strumenti per aiutarci a cambiare, se lo desideriamo. Citandone solo alcune: Ipnosi,PNL, Autoipnosi  e Psych K per riprogrammare la mente, DMOKA per elaborare il trauma e favorire il nuovo, EFT, EFT-I e TAI  per  imparare a elaborare il malessere  in autonomia. Se togliamo quello che non siamo, quello che siamo veramente è già lì …

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