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A chi non è capitato di guardare alla propria vita e sentirsi demotivati o scoraggiati? Allora leggere qualche storia di come persone che potremmo definire particolarmente “sfortunate” hanno superato ostacoli pesantissimi può essere fonte  di preziosa ispirazione e speranza. 

Sapere che esistono persone straordinarie che, nonostante grossi handicap, con forza, coraggio e determinazione hanno comunque realizzato al meglio la loro vita, affrontando e superando enormi difficoltà e limitazioni, ci ricorda che il termine “impossibile” esiste solo nella nostra mente.

Storie di Coraggio e Speranza per Ispirarsi: Nick Vujicic, una vita piena e felice senza gambe né braccia

Nick Vujicic, predicatore evangelico e speaker motivazionale australiano, a causa di una rara malattia genetica, la tetramelia, è nato senza arti, fatta eccezione per due piccoli piedi uno dei quali con due dita.. Una situazione che avrebbe messo al tappeto chiunque.

Non Nick, che è riuscito a prendere in mano la sua vita senza perdersi d’animo. Nonostante i suoi limiti vive una vita piena; nei video che girano in rete e che lo ritraggono  si vede, a modo suo, pescare, fare surf, o perfino giocare a calcio.

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Nick Vujicic e famiglia

Quando nacque vedere le sue condizioni fu un brutto colpo per i genitori, ma fecero del loro meglio per dare a Nick ogni opportunità e infondergli fiducia in se stesso. Da bambino si sentiva molto limitato, a scuola era vittima di bullismo ed entrò in depressione, tanto che all’età di 10 anni pensò di suicidarsi.

Un giorno, la madre gli mostrò  un articolo sul giornale che parlava di un uomo con handicap che affrontava e superava ogni giorno, tra mille difficoltà e con grande coraggio, tutti i problemi che la vita gli poneva davanti. Questo gli fu di grande ispirazione.

Da quel giorno Nick iniziò a fronteggiare i suoi ostacoli fisici, cercando di sfruttare al massimo le sue limitate capacità. Ha imparato a scrivere usando le due dita del suo “piede” sinistro e un dispositivo speciale che si aggancia al suo grande alluce. Ha anche imparato ad usare un computer e a scrivere usando un metodo particolare, rispondere al telefono, radersi,  guidare l’auto e tantissime altre cose.

Nick ha due lauree  e lavora come speaker motivazionale in tutto il mondo, con un grande successo. Porta in giro per il mondo la sua storia per trasmettere il suo messaggio di speranza e incoraggiamento per aiutare a superare le difficoltà. Invita a migliorare il proprio atteggiamento per battere le difficoltà della vita e incoraggia tutti, nessuno escluso, a realizzare i propri sogni.

Nonostante le sue enormi difficoltà fisiche, oggi Nick è un uomo indipendente realizzato anche al livello personale e professionale. Ama la vita più di tante altre persone, è felicemente sposato  con una bellissima donna, ed hanno quattro bambini. Nick inoltre dirige un’associazione no-profitLife without limbs, per aiutare le persone con problemi simili al suo.

Ha un blog, nel quale raccoglie le storie delle persone che incontra e alle quali insegna, con tanta forza e un pizzico di autoironia, che la felicità non è in ciò che si vorrebbe, ma in quello che si ha.

Nick afferma: “Sogna in grande amico mio e non arrenderti mai. Tutti facciamo degli errori, ma nessuno di noi è un errore. Affronta un giorno alla volta. Abbraccia gli atteggiamenti positivi, le prospettive, i principi e le verità che condivido.”

Storie di Coraggio e Speranza per Ispirarsi: W. Mitchell, tenacia e determinazione nonostante tutto

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W Mitchell

Quest’uomo si chiama William John Schiff III, ed ha cambiato il suo nome in W Mitchell in onore del suo patrigno. Malgrado il volto sfigurato e la paralisi alle gambe è diventato un affermato uomo d’affari, è stato candidato al Congresso, è  riuscito ad essere eletto vice-governatore del Colorado ed a sposarsi con l’infermiera che lo accudiva quando era ricoverato in ospedale.

Mitchell a 28 anni ebbe un terribile incidente di moto. Nella caduta in seguito allo scontro con un furgone, la moto gli schiacciò gomito e bacino; il tappo del gas scoppiò e il carburante prese fuoco causandogli terribili ustioni di terzo grado al volto e al corpo.

Quando arrivò al pronto soccorso i medici erano convinti che avesse pochissime chance di sopravvivere. Sei mesi dopo l’incidente era invece tornato a camminare sulle sue gambe, ma la vita non aveva ancora finito di metterlo alla prova.

Nel novembre del ’75 mentre era in volo per San Francisco si verificò un’avaria e l’aereo precipitò. W. riportò la frattura di 12 vertebre toraciche e un irreversibile danno alla spina dorsale, e da allora è sulla sedia a rotelle.

Mitchell ha una fondazione tramite cui organizza incontri per infondere coraggio alle persone. Egli afferma che al di là delle condizioni e delle avversità, anche le più tremende, il significato che gli si attribuisce e le decisioni che si prendono possono fare la differenza tra una vita d’inferno, ed una che merita comunque di essere vissuta.

W. affascina con la sua storia e incoraggia ad affrontare le sfide, abbracciare i cambiamenti e a darsi da fare  in ogni ambito della vita. La sua tenacia e perseveranza sono certamente uniche  e certo è il caso di soffermarsi su come la sua vicenda dimostri  che i cambiamenti inaspettati possano diventare nuovi punti di partenza.

“Prima del mio incidente, c’erano 10.000 cose che potevo fare. Ora posso passare il resto della mia vita a rimuginare sulle 1.000 cose che non posso più fare oppure posso scegliere di focalizzarmi sulle 9.000 che ancora posso fare.” W.Mitchell

Storie di Coraggio e Speranza per Ispirarsi: Randy Pausch, fino all’ultimo conserva la curiosità

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Randy Pausch

Randy Pausch, professore di informatica all’Università di Carnegie Mellon in Pennsylvania, nel 2006 apprese di essere malato di cancro al pancreas, in uno stadio terminale. Due anni più tardi questa malattia l’ha condotto alla morte, a 47 anni.

Il 18 settembre 2007 tenne una conferenza pubblica intitolata “The Last Lecture: Really Achieving Your Childhood Dreams”  (L’ultima lezione: realizzare davvero i tuoi sogni d’infanzia) che divenne uno dei video più visti su YouTube.

Era la lezione conclusiva di una serie  in cui l’argomento era rispondere ad una precisa domanda “quale massima provereste a comunicare al mondo se sapeste di avere un’ultima possibilità di farlo?”.

Nel famoso discorso, Pausch parlò dei sogni che aveva da bambino, dell’importanza di sognare e della possibilità di realizzare i propri desideri. “Non possiamo cambiare le carte che ci vengono servite, solo il modo in cui giochiamo la mano”, con questa frase spiegò l’importanza di non rinunciare mai a vivere, in un discorso pieno di umorismo e ottimismo.

Qui abbiamo un uomo che sa essere ormai prossimo alla fine e nonostante ciò sorride al mondo, guarda al futuro con ottimismo, si preoccupa dell’avvenire dei propri figli e delle nuove generazioni.

Il suo messaggio per i ragazzi è darsi da fare e studiare,  conoscere,  scoprire, guardarsi intorno e  non smarrire mai quello straordinario motore che è la curiosità, alla base di ogni arricchimento collettivo e di ogni avanzamento della società nel suo insieme.

Randy Pausch è stato un gigante del pensiero, un simbolo e un modello non solo per gli accademici ma per tutti gli esseri umani, ed è bene conservare i suoi insegnamenti, e far tesoro dei suoi messaggi.

Non so come si fa a non divertirsi. Sto per morire e mi diverto. E ho intenzione di continuare a divertirmi per ogni singolo giorno che mi resta. Perché non c’è altro modo di vivere” ha scritto, a dimostrazione della sua unicità e della sua grandezza. Possiamo solo rendergli omaggio, e rendere omaggio alla vita anche in suo ricordo.

Storie di Coraggio e Speranza per Ispirarsi: Nando Parrado, sopravvivere all’impossibile

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Nando Parrado

Leggendo “72 giorni”, libro in cui Nando Parrado narra la sua storia, non si può non restare  sbalorditi dalla serie di prove estreme di resistenza  e forza interiore da lui superate.

Nando Parrado è uno dei 16 sopravvissuti all’incidente aereo sulle Ande del 1972. Il 13 ottobre 1972 l’intera squadra di rugby Old Christians Club con i rispettivi allenatori, parenti e amici erano diretti a Santiago per disputare alcuni match amichevoli con squadre cilene.

Nel volo qualcosa andò storto e l’areo si schiantò sulle catene rocciose delle Ande. Al decimo giorno, le poche scorte di cibo  finirono; per sopravvivere i superstiti si arresero al fatto che l’unica cosa che potevano fare per rimanere vivi era nutrirsi di qualche boccone congelato dei corpi dei compagni morti.

Nando, che nello schianto aveva perso anche la madre, la sorella e il suo migliore amico, passò 2 mesi in queste condizioni, intrappolato tra le montagne con gli altri sopravvissuti all’incidente, sperando nei soccorsi.

Poi, dai messaggi radio che riuscivano a captare, capirono che ormai le ricerche dell’aereo sarebbero state interrotte. Allora Nando, che aveva esperienze di alpinismo, insieme all’amico Roberto Canessa, si mise in viaggio per superare la montagna e andare alla ricerca di aiuto.

L’impresa durò 10 lunghi giorni, con il fisico debilitato da 2 mesi di digiuno, sopravvivenza a 37 gradi sotto zero, senza l’attrezzatura necessaria a passare le notti  a grande altezza e per scalare una cima colossale come quella delle Ande. Miracolosamente, ormai allo stremo delle forze, riuscirono a giungere al di là della montagna e a trovare soccorso.

La vicenda dei sopravvissuti, narrata anche nel libro “Alive”, è una storia che commosse e fece discutere il mondo. Sicuramente scuote le coscienze e  ci stimola a riconoscere quanto sia necessario mettere le cose della vita nella giusta prospettiva, non dare tutto per scontato e essere grati per ciò che abbiamo.

Oggi Nando Parrado, oltre ad essere in Uruguay un famoso personaggio televisivo, è uno speaker motivazionale che attraverso l’esperienza che ha vissuto nelle Ande ispira gli altri a trovare in sé le risorse per affrontare  con fiducia le difficoltà della vita.

Storie di Coraggio e Speranza per Ispirarsi:Temple Grandin, un diverso punto di vista

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Temple Grandin

Temple Grandin, che  ha oggi  75 anni, è affetta da una forma di autismo denominata Sindrome di Asperger. Ha pronunciato le sue prime parole a 4 anni, aveva grosse difficoltà a gastire le sue emozioni, e secondo i medici era destinata a finire i suoi giorni in casa di cura.

Invece insegna scienze animali all’Università del Colorado, capisce in modo stupefacente la mente degli animali e  grazie a lei sono stati riprogettati i grandi allevamenti di bovini, ha scritto numerosi libri e articoli, e ha aiutato a comprendere maggiormente il modo di pensare degli autistici.

Ha cominciato ad essere conosciuta a livello internazionale dopo che il famoso neurologo Oliver Sacks ne ha raccontato la storia nel suo libro “Un antropologo su Marte”. Il titolo del libro deriva dalla descrizione che Temple ha fatto del modo in cui si sente quando interagisce con le altre persone.

Grandin è stata ospite dei più importanti programmi televisivi nazionali e ha scritto articoli per riviste come Time, People, e Forbes, e quotidiani come il New York Times. E’ considerata un’importante attivista del movimento in tutela dei diritti degli animali e del movimento dei diritti delle persone autistiche.

Anche grazie a lei e ai suoi lavori oggi conosciamo e riusciamo a comprendere in modo più profondo il punto di vista delle persone autistiche, e quali incredibili risorse possano esistere nella loro mente.

Queste storie possono ispirarci ad affrontare le nostre sfide con spirito nuovo, e magari prendere le  prove della vita come occasioni per far emergere le incredibili risorse che sono nel nostro inconscio.

Per chi sente di avere blocchi e paure a superare i suoi ostacoli, le ragioni sono sempre in memorie ed eventi del passato percepiti come limitanti e traumatici.

Da lì abbiamo costruito poi convinzioni limitanti su noi stessi e il mondo, che se vogliamo possiamo cambiare. Molte sono le tecniche disponibili, lIpnosi e la PNL per esempio, ma anche EFT e EFT-I, TAI, DMOKA, PSYCH-K.

Mano a mano che il passato può restare nel passato, chi siamo veramente e la nostra unicità possono emergere naturalmente.

FONTI

Randy Pausch, L’ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore, ed. Rizzoli

Nando Parrado, Settantadue giorni. La vera storia dei sopravvissuti delle Ande e la mia lotta per tornare, ed. Piemme

Temple Grandin: La macchina degli abbracci. Parlare con gli animali, ed Adelphi

https://www.ipermind.com/superare-gli-ostacoli/