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Perché elevare la nostra frequenza vibrazionale?

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Da tempo si sente dire che l’essere umano dovrebbe elevare la sua frequenza vibrazionale. Di cosa si tratta? La fisica quantistica sempre di più è in grado di spiegarci che tutto è energia.

Anche quello che appare solido inerte, come una pietra o il divano di casa, a livello sottile, profondo è energia. Tutto è pura  energia che vibra a una certa frequenza: più bassa nelle cose, più alta negli esseri viventi, e ancora di più nei puri fenomeni come la luce.

Tra noi e il mondo c’è un continuo scambio di vibrazione di energia. I nostri pensieri emettono vibrazioni, ed è la somma di queste vibrazioni a tramutarsi poi in realtà. Siamo formati dai nostri pensieri, noi diventiamo quello che pensiamo. Buddha

Quella che chiamiamo esperienza di vita è legata alla frequenza vibratoria di quello che crediamo, e perciò emettiamo a livello di vibrazione. Se la nostra mente ci tiene costantemente ancorati a pensieri foschi e negativi che causano preoccupazione, ansia e stress, questo abbassa la nostra frequenza vibrazionale, e ci predispone a stare in una realtà in sintonia con le nostre credenze.

Se  vivo preda delle mie paure, il mio livello vibrazionale resterà basso; questo crea un campo energetico che mi porterà a sintonizzarmi con il campo energetico più ampio dell’inconscio collettivo che vibra alla stessa frequenza. È allora che la famosa Legge di Murphy entrerà in campo: se qualcosa può andare male lo farà (primo postulato assoluto su cui si fonda la Legge di Murphy…).

Perché  elevare la nostra frequenza vibrazionale ? Il pensiero crea

Che il pensiero crea si sente affermare sempre più spesso; sono i programmi inconsci del singolo e della comunità a creare la realtà esterna. L’universalmente conosciuta Legge dell’Attrazione si basa su questo: attrai quello in cui profondamente credi, quello che coinvolge il tuo sentire, le tue emozioni e il tuo agire.

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Tutti ovviamente vorremmo il meglio per noi stessi, per le persone che amiamo, e anche per il mondo in cui viviamo. Ma per fare che questo succeda è necessario alzare il nostro livello vibrazionale, e imparare a mantenerlo alto, a prescindere dalle situazioni esterne.

Questo è quanto hanno sempre affermato i Maestri spirituali: la mente ordinaria si preoccupa per tutto,  trova in te quella mente profonda che rimane indisturbata. L’ego esiste solo attraverso i problemi, il vero Sé è sempre tranquillo, sereno, in pace. I Maestri illuminati che vivono nella dimensione del vero Sé,  sono alla frequenza più alta.

Più è elevata la frequenza più c’è consapevolezza, collegamento con la Fonte, un flusso aperto di pace, benessere e armonia. Le vibrazioni più alte ci mantengono dove c’è luce, gioia, leggerezza, abbondanza, e aumentano le nostre capacità superiori di auto guarigione, intuizione e percezione.

E mentre la nostra consapevolezza si espande, anche i chakra superiori continuano a farlo e la nostra percezione del mondo nella realtà esterna si trasforma, rispecchiando la nuova vibrazione positiva in cui viviamo. Ognuno di noi ha il potenziale per vivere a un livello vibrazionale più alto. Questo potenziale può venire onorato o ignorato, a seconda del grado di negatività e  di condizionamento che permettiamo ogni giorno nella nostra vita.

Resilienza: Sii il capitano della tua anima

I Maestri ci dicono che siamo solo noi che possiamo decidere come sentirci dentro di noi, a prescindere dalle circostanze esterne.

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

Questa poesia, intitolata Invictus, è di William Ernest Henley, poeta e scrittore britannico (1849-1903), grande esempio di resilienza. A 12 anni Henley contrae la tubercolosi che gli infetta la gamba sinistra, tanto da renderne necessaria qualche anno dopo l’amputazione della parte inferiore. Pur se menomato nel corpo, Henley  non lo è nello spirito e riesce comunque a continuare gli studi e a trasferirsi a Londra dove inizia a lavorare come giornalista.

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William Ernest Henley

La malattia però non gli dà tregua e passa lunghi periodi in ospedale. A un certo punto anche il piede destro è compromesso e rischia di venire amputato. Henley si oppone e decide di sottoporsi a cure sperimentali che, dopo tre anni di ospedale, gli permettono di continuare la sua vita.  E’ in questo lungo periodo di ospedalizzazione che scrive Invictus, la sua poesia più conosciuta, testimonianza vibrante del suo amore per la vita e della incrollabile convinzione che lo spirito umano possa trionfare su tutto.

I versi di Invictus saranno conforto indispensabile e ispirazione per Nelson Mandela (1918-2013), egli dirà,  nei suoi lunghi anni di reclusione. Leader storico del movimento anti-apartheid sudafricano, Mandela è un altro chiarissimo esempio di resilienza e grande equilibrio interiore. Egli infatti visse 27 anni della sua vita in carcere, fino a quando, nel 1994 riuscì a diventare il presidente del paese che lo aveva privato della libertà per così lungo tempo.

Nel 1993, Mandela e il presidente sudafricano F.W. de Klerk ottennero il Premio Nobel per la pace, per gli sforzi fatti per smantellare il sistema di apartheid del paese. Ancora più significativo è forse  ricordare come conquistato il potere, Mandela non lo usò per lanciare una crociata di vendetta sugli efferati sostenitori dell’apartheid e spaccare in due il paese, ma intraprese una politica di perdono e riconciliazione tra vittime e aguzzini.

Mandela ha detto in proposito:  “quando ero in carcere il figlio di una guardia ha iniziato uno studio biblico e io ho partecipato … Quando sono uscito dal carcere, ho guardato le persone che osservavano, e mi è salita al viso una vampa di rabbia al pensiero che mi avevano rubato ventisette anni”. Poi lo Spirito di Gesù mi ha detto:  Nelson mentre eri in carcere eri libero, ora che sei libero, non diventare un loro prigioniero”.

Nonostante fosse recluso in una cella di 6 metri quadrati, Mandela era stato in grado di liberare la sua mente e restare libero dentro di sé. Questo è esattamente quanto insegnano i Maestri spirituali: trova quello spazio interiore che resta indisturbato e in pace, a prescindere dalle tempeste esteriori.

Decidi tu come vuoi sentirti, non lasciare che sia l’esterno a manovrare il tuo umore. Questo è uno dei più grandi insegnamenti, che ci permette di vivere alla frequenza più alta. E come possiamo lavorare in pratica per realizzarlo?

Cosa fare per elevare la nostra frequenza vibrazionale?

Cominciamo a osservare le voci che echeggiano nella nostra testa, qual è il tono generale del nostro dialogo interiore? È un dialogo che ci sostiene  o ci affossa? È incoraggiante o distruttivo? È innanzitutto dialogando con noi stessi su quanto percepiamo, sulla “storia” che ci raccontiamo rispetto agli eventi, che creiamo la nostra realtà.

Studi al riguardo hanno evidenziato che il dialogo interiore tende ad essere negativo per il 70% dei casi. Questa non è altro che una vera e propria autoipnosi negativa e possiamo segnalarla come uno dei responsabili principali del nostro abbassamento di frequenza.

Su come intervenire su questa  “abitudine” perniciosa e altri condizionamenti vedi https://ilcorpoinmente.it/blocchi-mentali-e-emotivi-come-superarli-eft-ipnosi-pnl-dmoka-psych-k/ e https://ilcorpoinmente.it/come-decondizionarsi-dai-programmi-limitanti-ipnosi-eft-dmoka/

Se vogliamo poter scegliere di sentirci bene anche nelle difficoltà è indispensabile ripulire il nostro campo energetico e emozionale da quello che ci tira giù, da quelle emozioni dense e scure che determinano malessere e sofferenza,

come, ad esempio: paura, odio, rancore, invidia, menzogna, ambizione, egoismo, prevaricazione, tristezza, sfiducia, pessimismo, e stati analoghi che emergono dalla parte Ombra dell’inconscio e che abbassano drasticamente il nostro livello vibrazionale.

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Ricordi il detto “piove sul bagnato”? Significa che più sei preda di emozioni “basse” più ne sperimenterai, e più sei fiducioso e aperto più vivrai esperienze che ne sono la conferma positiva; riceverai sempre quello che è in sintonia col tuo stato interiore.

Il primo passo è perciò diventare  consapevole delle nostre emozioni e comprendere che è ciò che non è risolto del nostro passato a fungere da zavorra e dall’inconscio determinare il filtro che ci porta a percepire l’esperienza. Perciò innanzi tutto il lavoro da fare è disattivare i traumi ancora attivi in noi.

Possiamo farlo con l’Ipnosi e la PNL ovviamente, ma anche imparando tecniche di Autoipnosi, o utilizzando tecniche di auto aiuto come EFT, EFT-I e TAI. In ogni caso decidi e scegli di non essere preda delle emozioni oscure che ti tirano giù.

Se non ti senti in quel momento di elaborare lo stato interiore, o ti è impossibile farlo, intraprendi comunque un’azione per modificare la tua energia, come ad esempio respirare profondamente e accogliere quella emozione difficile invece che lottare contro, cantare, mettere una musica che ti sollevi l’animo, abbracciare qualcuno o un albero, giocare coi tuoi animali, andare nella natura, meditare, correre, fare ginnastica …

Castaneda sosteneva che l’unico ingrediente che ci rende indigesti per  non essere alimento della parte oscura è la consapevolezza. Da più fonti ci viene ricordato che siamo esseri potenti, che possiamo creare e modificare la realtà.

Per allenarci a vivere nella frequenza dell’amore e della fiducia, vedi anche: https://ilcorpoinmente.it/aprire-il-cuore-come-fare-ipnosi-dmoka-eft-1a-parte/   https://ilcorpoinmente.it/aprire-il-cuore-come-fare-ipnosi-pnl-dmoka-eft-2a-parte/https://ilcorpoinmente.it/scegliere-la-paura-o-l-amore-ipnosi-eft/

Forse questo è proprio il tempo in cui siamo chiamati a nutrire la nostra  anima con tutto ciò che può elevarci, perché ognuno di noi possa diventare quell’”uomo nuovo” che stiamo aspettando e riportare armonia e pace sulla Terra.

“Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è Filosofia, questa è Fisica.” Albert Einstein

FONTI

Arthur Bloch, La legge di Murphy e altri motivi per cui le cose vanno a rovescio!, ed. Longanesi

Carlos Castaneda, Il Lato Attivo dell’Infinito, ed. BUR

William Ernest Henley, Book of Verses, McMaster University Library