Nei testi antichi e nelle tradizioni orali di tutto il mondo si trovano riferimenti a un luogo segreto o speciale all’interno del cuore.
Nell’articolo precedente abbiamo visto come sia un cuore “aperto” quello che ci permette di amare, essere amati, e di evolvere anche nei valori spirituali dell’esistenza.
Aprire il cuore non è facile, anzi forse siamo convinti che non sia una buona idea … così tante esperienze dolorose e difficili ci hanno spinto a chiuderlo, e adesso non riusciamo a ritrovare il contatto con la nostra parte tenera e vulnerabile.
Abbiamo tante abitudini che fanno parte di condizionamenti appresi per la sopravvivenza.
Leggo su Repubblica del 2 febbraio 2018: “David Lafranque e Diego Duperier, neanche 60 anni in due, hanno aperto la prima Fury room francese, la stanza della rabbia,